Il tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa rappresenta l’occasione per tracciare un bilancio consuntivo dell’attività dei Carabinieri nel 2018 ed indicare gli obiettivi che si intendono perseguire nel 2019.
I dati che se ne ricavano sono significativi del costante impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, che hanno proceduto quest’anno per il 72% dei reati complessivamente denunciati su tutto il territorio della Città Metropolitana di Milano e sulla provincia di Monza e della Brianza, indice questo della vicinanza al cittadino, della capillarità ed efficienza dell’Arma nel proprio lavoro ed impegno quotidiano.
Sul fronte dell’attività di contrasto alla criminalità, quest’anno sono stati oltre 4.300 gli arresti operati e più di 16.500 le persone denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
L’investimento sull’attività preventiva è stato fortissimo anche quest’anno con oltre 155.000 servizi ordinari di controllo del territorio effettuati (+4,5% rispetto al 2017), ovvero oltre 426 pattuglie al giorno (delle quali circa 90 nel solo comune di Milano), lungo le strade urbane come in quelle extraurbane, nei centri storici come nei parchi, attraverso l’impiego di militari in auto ed in moto, appiedati o a cavallo e di presidi mobili come la Stazione mobile Carabinieri.
La grande attenzione per il controllo del territorio e i servizi di prossimità al cittadino, è stata, ancora una volta, confermata con la recente assegnazione di 360 giovani Carabinieri appena nominati ai Comandi Stazione della Lombardia, dei quali ben 152 nella provincia meneghina. Proprio una nutrita rappresentanza di questi militari ha partecipato ad un’attività formativa e di alto significato simbolico come la visita alMemoriale della Shoah di Milano sito al binario 21 della Stazione Centrale, tenutasi il 17 dicembre con la partecipazione della Senatrice Liliana Segre, diretta testimone dell’olocausto, che ha visto la presenza, oltre che del Comandante Provinciale, di circa 130 carabinieri provenienti dai vari Reparti territoriali.
In particolare, nel corso di questo 2018 si è assistito anche all’avvicendamento ai Comandi di vertice con l’arrivo del Comandante Interregionale Gen. C.A. Gaetano Maruccia e del Comandante di Legione Gen. B. Antonio De Vita.
Tornando agli aspetti operativi, alle ordinarie attività di vigilanza si sono affiancati numerosi e ripetuti servizi di controllo straordinario del territorio nei luoghi della movida e nelle zone più degradate della città, come nella zona del “Bosco di Rogoredo”, ove la presenza costante dei militari dell’Arma territoriale è stata più volte supportata dai Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo, dalle unità cinofile e dagli specialisti dell’Elinucleo di Orio al Serio, cammino questo condiviso e supportato dal Prefetto di Milano che, nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha individuato le linee di azione congiunte che prevedono interventi:
– di riqualificazione ambientale e urbana, ad opera del Comune;
– socio-sanitari e assistenziali, da parte della Regione;
– di prevenzione e repressione delle attività connesse con lo spaccio di sostanze stupefacenti, da parte delle diverse Forze di Polizia, secondo un calendario di pianificazione di servizi
Ragguardevoli, a questo proposito, sono stati i risultati dell’attività antidroga condotta dai Carabinieri di Milano, anche con operazioni di contrasto avvenute nelle “piazze dello spaccio” e con il sequestro di ingenti quantità di sostanze stupefacenti che si sono registrati su tutto il territorio. Sono state arrestate nel corso dell’anno 896 persone, sono stati sequestrati 890,9 kg. di droga e 4.289 piante di Cannabis, di questi, 520.34 sono di hashish, 342.44 di marijuana, 20.35 di cocaina, 7.77 di eroina. Tra i successi investigativi più importanti su tale fronte ricordiamo le operazioni “The Hole”, “Pony Express” e “Quadrato”, condotte rispettivamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Via della Moscova e da quelli dei Nucleo Operativo delle Compagnie di Sesto San Giovanni e Corsico. La prima, che ha portato ad eseguire 23 arresti, sequestrare 305 kg di sostanze stupefacenti ed ha consentito di individuare e smantellare un’associazione ben organizzata, finalizzata al traffico di stupefacenti, che si riforniva di cocaina da soggetti di origine calabrese contigui alla ‘ndrangheta e di hashish e marijuana dalla Spagna, per poi procedere a smerciarla in tutto il Nord Italia, raggiungendo un elevato numero di acquirenti. La seconda, che ha portato a 22 arresti ed al sequestro di 150 kg di droga, ha permesso di individuare un sodalizio criminale, costituito principalmente da cittadini nordafricani, che si approvvigionava di grossi quantitativi di hashish provenienti dal Marocco e partendo dalla provincia di Foggia, attraverso corrieri che viaggiavano a bordo di autobus di linea con la droga occultata nei trolley, raggiungeva varie province della penisola. La terza, con l’esecuzione di 14 arresti ed il sequestro di oltre 2 kg di sostanze stupefacenti, ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti, prevalentemente cocaina, operante nel sud-ovest della provincia di Milano, costituito ed organizzato da 4 fratelli BARBARO, contigui per legami di parentela alla locale ‘ndrina “PAPALIA-BARBARO”.
Nell’ambito delle attività di contrasto svolte nei confronti delle associazioni criminali, sono stati sottoposti a sequestro e confisca beni per unammontare complessivo di oltre 8,880 milioni di euro.
Grande rilievo ed importanza ha assunto anche il contrasto alla violenza di genere, nello specifico settore l’Arma può vantare una rete territoriale che fa riferimento direttamente al Reparto Crimini Violenti costituito nell’ambito del RACIS (Raggruppamento Investigazioni Scientifiche) e che si dipana fino alle singole Stazioni dove è possibile trovare personale formato a dialogare con le vittime, a tal fine in diverse caserme sono stati creati appositi locali per le audizioni protette. Centinaia sono le donne vittime di maltrattamenti e reati persecutori che hanno richiesto l’aiuto dei Carabinieri e si attestano ad oltre 200 gli arresti per tali reati, in aumento anche il numero di vittime che hanno denunciato nelle Stazioni dell’Arma le violenza subite ed i decreti di allontanamento dalle case familiari. Sul fronte specifico delle violenze sessuali, a fronte di un incremento del 10% dei reati denunciati, si è registrato un aumento delle persone arrestate (33 pari al +10% rispetto allo scorso anno) e di quelle denunciate (106 pari al +17% rispetto al 2017).
Tra le fasce deboli della popolazione rientrano, ancora una volta, le persone anziane, esposte alle truffe commesse da falsi controllori del gas, dell’acqua, sedicenti appartenenti alle Forze di Polizia o avvocati che millantano la tutela di un congiunto che ha commesso un reato in cambio di denaro. Tale fenomeno anche quest’anno è stato al centro dell’attenzione e del lavoro dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di via della Moscova e che ha portato in particolare all’arresto di 5 italiani autori di almeno 27 episodi di truffa ai danni di donne e uomini anziani dai quali riuscivano a farsi consegnare denaro contante ed oggetti preziosi, in cambio del rilascio di un congiunto trattenuto in una caserma dei Carabinieri in quanto responsabile di un sinistro stradale.
Nel corso dell’anno 2018 l’Arma ha proceduto per 16 omicidi mentre 14 sono stati gli arresti effettuati dai vari Comandi, portando anche alla risoluzione di delitti commessi lo scorso anno. In particolare, ricordiamo l’omicidio di un 54enne avvenuto a Solaro (MI) il 23 dicembre 2017, risolto dai Carabinieri della Compagnia di Desio con il supporto tecnico-scientifico del RIS di Parma, con l’arresto del vicino di casa 59enne della vittima. Arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano anche l’autore, il 53enne vicino di casa, dell’omicidio a scopo di rapina dell’anziana Antonietta Canegrati avvenuto a Rho nell’agosto del 2017. Risolto anche l’omicidio del transessuale peruviano 43enne Cardenas Gutierrez Juan Carlos, colpito al petto con una “penna pistola” da un 42enne italiano, già noto alla giustizia. La soluzione dell’omicidio di Haque Samsul, cittadino del Bangladesh 23enne, ucciso, nella notte, a scopo di rapina da due marocchini 30enni, è stato risolto grazie all’ipotesi, rivelatasi corretta, di un collegamento con una serie di rapine avvenute nella medesima nottata ed alla localizzazione del telefono cellulare asportato alla vittima.
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