Pensavamo tutti che fosse tornato a contare i milioni di famiglia, lasciando in pace Milano e la politica nazionale. E invece è riapparso Pisapia, il sindaco che si ricorda perchè dopo il suo mandato la Procura più morale d’Italia si svegliò molto italiana, con fascicoli dimenticati nei cassetti e magistrati molto umani. Troppo umani a volte. Per l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il centrosinistra sta vivendo “lo stesso clima” che si verificò dopo la sconfitta del 1994, ma nel ’96 “vincemmo. Possiamo e dobbiamo ancora vincere”. “Eravamo disperati – ha detto Pisapia a un appuntamento elettorale del candidato alle primarie del Pd, Nicola Zingaretti – Ricordo le parole di un libro di allora di Stefano Rodotà: la sconfitta della sinistra è diventata un luogo comune”. In effetti anche l’ultima sua apparizione era stata quella di tentato collante delle anime della sinistra, ma andò male pure quello. Chi lo ignorò, chi lo prese per il nasino, insomma Giuliano il Gentile dovette accettare che fuori dal centro di Milano è un avvocato (comunista col rolex) come tanti altri. Ma ora non potrebbe dedicarsi a una serena pensione?
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