E rischiano di essere precari, tra l’altro. Giggino nega, ma il pericolo è reale. Un passo indietro: chi sono queste figure mitologiche, importate dagli Usa? Dovete sapere, per quanto controintuitivo possa sembrarvi, che abbiamo un problema, tutto Italiano. Nei Centri per l’impiego nessuno, o pochi, cercano posti di lavoro. La stragrande maggioranza dei dipendenti fa altro. Passano carta di norma. Che poi è anche la funzione principale dei centri, soprattutto dove il lavoro non si trova. I numeri sono di Repubblica, e sono sconcertanti: solo l’1,5% delle imprese cerca nei centri per l’impiego. Solo l’1% degli iscritti trova un lavoro.
Il tutto concentrato al Nord, dove ci sono anche i record: Treviso trova lavoro ad 800 disabili l’anno. La Lombardia ha una serie di accordi che aumentano le percentuali enormemente. Al Sud non si muove foglia. Questo è lo scenario. A che servono, in questo quadro i Navigator? A cercare aziende per assumere? A formare i lavoratori? A profilare chi arriva? Ecco, l’ultimo punto possiamo escluderlo: i database non si parlano. In pratica, se cerchi un lavoro in Calabria non lo saprà nessuno in Veneto. Non che finora questo abbia davvero rappresentato un problema: visti i lavori trovati, i trasferimenti erano più utopia che altro. Ma da Aprile sarà fondamentale.
Sempre che si voglia prendere sul serio il decreto. Cosa che mi pare, onestamente, esagerata: è chiaro che le tre proposte di lavoro non siano che pura propaganda. E che gli unici posti di lavoro che questa cosa troverà saranno quelle dei Navigator. Figure mitiche, al pari di Caronte, che dovranno fare lunghi giri di chiamate alle aziende per chiedere se hanno proprio bisogno di Gennaro. Terza media. Curriculum lungo come la carriera politica nazionale di Renzi. Che se va bene al colloquio si presenta sbronzo, se va male con l’elenco dei propri diritti sindacali, tanto per farti capire come tira l’aria. E che dovranno fare un lungo colloquio con Gennaro, avendo davanti un tizio che ha fretta di tornare a fare il parcheggiatore abusivo, il venditore in nero o qualsiasi altra attività gli abbia consentito di sopravvivere prima di conoscere Di Maio.
Ovviamente, siccome mi aspetto che questi Navigator siano persone intelligenti, la motivazione durerà sei mesi. Poi cominceranno anche loro ad inseguire il favoleggiato record a solitario. Come tutti gli altri in ufficio, che sono campati serenamente finora, senza alcun bisogno di trovare lavoro alla gente per averne uno loro. Tanto ora che il Mohammed, l’Alberto da Giussano, il Toni da Bojon verranno beccati col lavoro in nero, il Navigator sarà pronto per Quota 100. Però, male che vada, possiamo dire che i 6 miliardi per il reddito di cittadinanza troverà 10 mila posti di lavoro. Ed un nuovo campione d’ufficio per solitario. Mica pizza e fichi.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,