Su 9mila insolventi oltre la metà sono extracomunitari
“Leggendo le risposte dell’assessorato all’Educazione a due mie interrogazioni ho potuto constatare una volta di più come gli immigrati, anche riguardo ai servizi mensa, siano favoriti rispetto agli italiani. Nell’anno scolastico 2017-2018 su 5.158 famiglie che hanno usufruito dell’esenzione mensa e che quindi non hanno pagato il servizio ben 3.175 sono di origine straniera, mentre 1.443 sono italiane (totale esente 5.158): in pratica il 72% di chi beneficia del servizio gratuito è immigrato.
Per quanto riguarda i dati dell’insolvenza, le famiglie immigrate che non sono in regola coi pagamenti sono quasi il doppio dei “furbetti” italiani: nell’anno scolastico 2015-2016 si sono registrate 5.357 famiglie extracomunitarie insolventi, 3.300 italiane e 303 comunitarie; nell’anno scolastico 2016-2017 si sono registrate 5.320 famiglie extracomunitarie insolventi, 3.419 italiane e 306 comunitarie. Stiamo parlando di cifre elevate (oltre 5milioni di euro per l’anno 2015-2016 e 4,9 milioni per l’anno 2016-2017), che solo in minima parte sono state recuperate dal Comune di Milano e da Milano Ristorazione: il 10% nel 2015-2016 e il 3% nel 2016-2017”. Così Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale. “Ancora una volta è evidente lo squilibrio che persiste nei servizi a favore degli immigrati: grazie a Pd e compagni, a Milano, questi finiscono sempre con l’essere privilegiati. L’abbiamo visto con le borse lavoro, con la bebè card, con le misure di sostegno al reddito – prosegue Silvia Sardone – e ora anche con le mense scolastiche. Non solo: perché gli immigrati, relativamente a quest’ultimo servizio, sono anche quelli che più di tutti non pagano. Qualcuno griderà come sempre al razzismo, ma davanti ai numeri non c’è spazio per le contestazioni. Mentre gran parte degli italiani continua a pagare un servizio mensa alquanto scadente come quello di Milano Ristorazione, gli extracomunitari si rifiutano di farlo producendo enormi perdite che il Comune non riesce nemmeno a sanare”
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