Forse saremo annoverati tra i gufi, i rosiconi, gli schiavi dei poteri forti e via dicendo, ma ha dovuto ammetterlo anche il premier Conte: siamo in recessione e le prospettive non sono buone. Anzi, la fatturazione elettronica ha tirato un’altra mazzata a un’economia che stava cercando di riprendersi. Le imprese hanno ancora più difficoltà di prima anche solo a scaricare la merce dal proprio magazzino. Conte però ha affermato che è colpa dei governi precedenti, bella storia: quindi i miliardi persi nel balletto (da cui l’Italia è uscita con le ossa rotte) per battere i piedi con la Ue sono colpa di quelli prima? E poi Conte dovrebbe spiegare perchè non ha fatto nulla con il suo governo o ancora come può risolvere la situazione lo scaricabarile. Luigi Di Maio ha nel frattempo parlato di un boom economico che è alle porte: forse lo ha sentito perché gli hanno bussato alla porta con delle proposte di lavoro, pratica a lui poco nota fino a non molto tempo fa. Perchè per gli altri italiani al momento non c’è nessun boom, al massimo gli è scoppiato in faccia.
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