Non fossero bastate le prime avvisaglie, questa è un’ulteriore conferma: è Sergio Mattarella a gestire la politica estera del governo gialloverde. Dopo aver dettato la linea sui rapporti con l’Europa in tema di debiti, dopo aver chiarito che l’Italia non può sostenere il governo Maduro in Venezuela (eppure con il Pd avevamo sostenuto subito Erdogan nel post “golpe” tacendo sulla repressione) adesso anche sul nuovo continente cinese, l’Africa, interviene il vero ministro degli esteri italiano. Usando tra l’altro Cassa depositi e prestiti (CDP), cioè il salvadanaio degli italiani, per fare affari in Angola. Nell’ambito della missione in Angola del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella, è stato infatti firmato un accordo di collaborazione teso a supportare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nei settori prioritari dell’economia del Paese centro-africano: agri business, turismo,infrastrutture (con focus sulle infrastrutture sociali della logistica e dei trasporti), energia (con un’attenzione specifica allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili), manifatturiero. L’accordo – che punta alla realizzazione di progetti per un valore complessivo fino a 300 milioni di dollari – “rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane di contribuire alla realizzazione delle opere, dando un contributo strategico in termini di sviluppo sostenibile”.
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