Ora lo certifica anche Zingaretti: il Pd è morto

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Non fosse bastato Calenda e la sua lunga marcia per ritrovare voti di sinistra tra i grillini, ora anche la nuova speranza con la zeppola lo conferma: nel manifesto per le primarie del Partito democratico Nicola Zingaretti non ha messo il simbolo del Pd. Chiaro no? E’ come candidarsi ad amministrare il proprio condominio per poi vendere casa e trasferirsi altrove. La mossa non è sfuggita a uno degli ultimi giapponesi che pensano che esista ancora la creatura Prodian-veltroniana: Graziano Delrio che si è detto “convinto che l’assenza del simbolo del PD sul manifesto di Zingaretti sia solo un’esigenza di grafica. Non penso che il simbolo del PD sia screditato, siamo ancora il secondo partito nel Paese, stando alle elezioni del 4 marzo”. Così Graziano Delrio (PD), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Alle primarie del PD, penso che un milione di votanti sarebbe una spinta forte per una robusta opposizione. Nella società – conclude – sta crescendo l’esigenza di una forza di opposizione a questo governo”.

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