“Anche il nostro alto senso di responsabilità ha un limite e il nostro invito alle istituzioni, Governo e Parlamento in testa, è a non spingerci oltre quel limite” così Claudia Pavoletti portavoce nazionale del Comitato Air, che riunisce le imprese di trasporto pubblico non di linea con conducente, spiega il senso dell’incontro tra i vari rappresentanti delle imprese che si sono ritrovati oggi all’Hotel Centrale di Firenze per fare il punto sullo stato della trattativa col Governo sul cosiddetto decreto semplificazione.
“La volontà è ovviamente collaborativa – spiega Pavoletti – perché siamo convinti che il dialogo resti la strada maestra per trovare ogni soluzione. Ma il problema adesso è capire se questa volontà appartiene anche alle altre parti del tavolo”.
“Quindi al prossimo incontro con il MIT, previsto il 28 febbraio prossimo, chiederemo di entrare nel merito del decreto e quindi che vengano ascoltate le richieste del nostro Comitato e non discutere semplicemente di come attuare quanto è già stato approvato perché significherebbe voler farci ingoiare una discriminazione inaccettabile. Il decreto provato infatti, e vogliamo ribadirlo con forza, viola le regole sulla concorrenza a danno dei consumatori oltre ad avere evidenti lacune sul rispetto della privacy a danno dei cittadini e che metterà in ginocchio migliaia di imprese Ncc cancellando decine di migliaia di posti di lavoro” conclude Pavoletti.
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