Mariastella Gelmini al convegno di Forza Italia che si è svolto ieri a Milano
Fermare le infrastrutture significa fermare il Paese e opporsi all’immobilismo di questo governo è un dovere morale, prima che politico. Oggi a Milano siamo davvero in tanti, grazie di cuore a tutti! Noi restiamo coerenti con la nostra storia e con i nostri valori. Noi siamo quelli dell’alta velocità Torino-Napoli, quelli dell’aumento delle pensioni, quelli che hanno cercato di aprire nuovi cantieri, non di chiuderli. Noi siamo quelli del Sì alla crescita e allo sviluppo.
Interventi significativi :
“Viviamo ormai in un mondo dove Pinocchio si andrebbe a nascondere. Il ministro Toninelli a furia di dire bugie ha allungato il naso in maniera tale da potere essere usato presto come una trivella per bucare la montagna della Tav”. Lo ha detto Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo all’incontro “Mettiamo in cantiere la crescita”, organizzato dal movimento azzurro a Milano, nel quale è stato presentato il Manifesto delle infrastrutture di Forza Italia. “Un esempio? Toninelli – ha proseguito Mulè – ha sostenuto che l’analisi costi-benefici è inconfutabile, mentre chi l’ha stilata, il professor Conti, in audizione in Commissione trasporti ha affermato invece che non si tratta di uno strumento perfetto ed è anche manipolabile. Ecco, di fronte a questo Everest di bugie del ministro noi dobbiamo combattere una grande battaglia di verità. Il peggior pericolo che abbiamo di fronte è che nel nome dell’ignoranza, della bugia, della bestemmia di ciò che esiste, questo Paese venga abbandonata al suo destino”. “La Tav – ha concluso Mulè – segna il confine culturale tra il futuro e la preistoria. Diciamo con forza sì Tav, il no Tav non può esistere e soprattutto, mi rivolgo alla Lega, non esiste il nì Tav”. – “Non fare la Tav significa rinunciare ad avere un ruolo centrale nei traffici internazionali. O noi italiani siamo capaci di garantire un sitema logistico e infrastrutturale adeguato, per far sì che il nostro Paese diventi centrale nel Mediterraneo, altrimenti siamo destinati a diventare irrilevanti”. Paolo Zangrillo, deputato di Forza Italia, intervenendo all’incontro “Mettiamo in cantiere la crescita”, organizzato dal movimento azzurro a Milano, nel quale è stato presentato il Manifesto delle infrastrutture di Forza Italia. “La Francia è il secondo partner commerciale dell’Italia. Non poter disporre di un sistema logistico adeguato per il trasporto delle merci e la mobilità delle persone significa rinunciare a un collegamento efficace con un nostro fondamentale partner”, ha concluso. “Stiamo assistendo ad un clamoroso dietrofront da parte del Governo soprattutto su quelle tematiche che interessano il Nord che ha da decenni a questa parte contributo allo sviluppo del nostro Paese. Attendevamo, con ansia, l’approvazione della riforma sull’autonomia e ad oggi registriamo che non esiste nemmeno l’istruttoria. Auspicavamo il buon senso della Lega, soprattutto per quanto concerne la realizzazione delle infrastrutture come la Tav. Abbiamo, invece, dovuto prendere atto che anche la Lega ha voltato le spalle a quell’elettorato che ha sempre rappresentato insieme a noi”. Lo ha detto Davide Bendinelli, deputato di Forza Italia e coordinatore del Veneto, intervenendo all’incontro di Forza Italia “Mettiamo in cantiere la crescita” a Milano.
“Ci intesteremo da soli la battaglia politica, finché i temi cari al centrodestra possano essere realizzati. Non accettiamo di pagare con le tasse prelevate dal nostro territorio il reddito di cittadinanza, che è una misura clientelare e assistenziale e, se a questo aggiungiamo il fatto che il Governo mette in discussione la realizzazione delle opere e la riforma dell’autonomia, credo sia arrivato il momento di scendere in piazza e di far sentire la nostra voce per tutelare il nostro territorio”, ha concluso. “Lo diciamo a testa alta, senza se e senza ma, che il partito che è a fianco del Paese e delle infrastrutture da sempre è Forza Italia. Oggi dobbiamo rivendicarlo con orgoglio e lo dobbiamo rivendicare come tratto distintivo della nostra battaglia politica. Oggi e domani. Perché noi non avremmo avuto dubbi se fossimo stati al governo, magari in un governo di centrodestra come auspicavano dopo il 4 marzo, a non buttare oltre sei miliardi di euro in un reddito di cittadinanza inutile e lasciare che il cantiere del Terzo valico a Genova, che ci costa qualche decina di milioni di euro, non venisse realizzato”. Lo ha detto Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, intervenendo all’incontro “Mettiamo in cantiere la crescita”, organizzato dal movimento azzurro a Milano. “Ci sono le gallerie pronte. Bisogna solo terminate un tratto e ci sentiamo dire da Toninelli che deve fare l’analisi costi benefici. Guarda Toninelli – te l’ho detto in Aula – l’unico costo è la tua ignoranza e l’unico beneficio è che tu vada via. Queste sono battaglie di civiltà. Non sono battaglie economiche o altro. Ma sono battaglie per non ritrovarsi in un Paese che guarda indietro, in un Paese che ha ritrovato un Medioevo in cui la decrescita sembra essere felice. Avvisiamo tutti allora, anche gli italiani che sembrano a volte intorpiditi, che la decrescita non è mai felice ed è portatrice di crisi economica e di disoccupazione. Questa è la strada che si è imboccata e noi speriamo che si cambi idea e alla svelta”.
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