Episodi di cronaca che raccontano le tante facce di Milano, senza ricorrere ad analisi pseudo sociali. In una stazione Centrale in fermento, degradata e ricettacolo di affari illegali, una tranquilla famiglia inglese sosta lasciando, per un giro turistico, i bagagli in macchina. Con fiducia e spensieratezza. Lascia anche Dog Dog il peluche del bambino, un amico dalla nascita. La macchina parcheggiata in Foro Bonaparte è stata letteralmente svuotata. La perdita è grande economicamente: dentro alle valigie c’erano personal computer, vestiti da sci e tablet. “Ma nelle borse c’era soprattutto il cane giocattolo di mio figlio soprannominato da lui in modo buffo ‘Dog Dog’ – scrive la signora Cowie -. Mio figlio lo aveva avuto dalla sua nascita, e le sue urla quando si è reso conto che Dog Dog era ormai andato sono state molto, molto strazianti. Le sue grida, in quanto madre, mi rimarranno impresse tutta la vita..”Tutto quello che abbiamo perso può essere sostituito”, fa notare la mamma. Ma a non avere un sostituto è il cagnolino di pezza del bimbo, al cui scarso valore economico corrisponde un grandissimo valore affettivo. “Da qualche parte a Milano quelle valigie saranno state gettate, e forse in una c’è Dog Dog”, scrive la donna, intitolando il suo post ‘Supplica di una madre’. (MilanoToday)
Youssef MikhaeilHabib, egiziano di 34 anni a Milano da 10, papà di due bambini, è il titolare della tintoria “La splendida 2” di via Maiocchi 3. Un titolare che ritrova, in una tasca dei pantaloni da lavare, 1300 dollari e li conserva, per restituirli al legittimo proprietario. Racconta il Giorno “Giovedì scorso, al ritorno da un viaggio in America, i pantaloni di Marco erano stati portati in tintoria. E lì sono rimasti due giorni. «In una tasca c’era una busta con i soldi che avevo tenuto per ogni evenienza, mentre ero all’estero. Pensavo che non avrei più rivisto i miei soldi, perché finiti in lavatrice. Invece, al ritiro degli indumenti, con mia grande soddisfazione, mi sono stati restituiti. Il titolare avrebbe potuto benissimo approfittarne, dirmi di non aver trovato nulla e tenerseli. Sono stato colpito dalla sua onestà. Gli ho dato una mancia per ringraziarlo, ma il suo gesto non ha prezzo».
Criminalità spietata e onestà esemplare
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano