Avevo il forte sospetto che il Comune facesse poco per combattere l’inquinamento da riscaldamento. Ora è certezza.
Ho presentato una interrogazione all’Assessore Granelli per sapere quante caldaie e impianti calore sono stati rinnovati dai privati grazie ai bandi comunali.
La risposta certifica che sul fronte riscaldamento Milano è molto meno incisiva che sul fronte auto. Granelli si vanta spesso di avere stanziato un po’ di soldi per agevolare chi vuole rinnovare l’impianto di riscaldamento, ma i risultati sono ridicoli.
Il primo bando Energia (BE1) aperto dal 2017 a fine 2018 stanziava 1,6 milioni di euro: hanno partecipato 72 condomini e di questi 39 al momento hanno concluso i lavori e inquinano meno. Il secondo bando (BE2 ) aperto a maggio 2018 e utilizzabile fino a fine 2019 ha visto solo 17 richieste nonostante il Comune abbia stanziato più di 20 milioni.
Insomma anche un bambino capirebbe che questi bandi non sono attrattivi, perchè partecipare è troppo complesso o perchè non danno vantaggi fiscali sufficienti. Ma Granelli è tutto tronfio perchè ha stanziato dei fondi e non si rende conto che rinnovare 39 caldaie ogni 2 anni in una città che ha decine di migliaia di impianti è come svuotare il mare con un secchiello.
Naturalmente le cose vanno pure peggio con gli impianti di riscaldamento di case popolari e uffici pubblici dove in 3 anni sono state rinnovati 60 impianti su un patrimonio di migliaia di immobili che hanno caldaie a gasolio molto vecchie.
Dunque 2 pesi e 2 misure fra auto e riscaldamenti. Si applicano le norme draconiane di Area B che bloccano auto, moto, camion e danneggiano il lavoro e l’economia, mentre ci si disinteressa del riscaldamento, sostituendo gli impianti ad un ritmo che consentirà di risolvere l’emergenza smog nel 3000!
Non meravigliamoci poi se le centraline dimostrano che Area B non fa effetto e occorre sempre aspettare la pioggia.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Obbligare i privati a dotarsi di mezzi idonei alle esigenze dell’amministrazione significa fare cassa.
Dotare gli edifici di proprietà del comune, invece, rappresenta un spesa che può e deve essere procrastinata tanto, esso stesso, non si eleva alcuna multa per l’inadempienza.
Tutti i cittadini sono “uguali davanti alla legge”?
Ho criticato molto volte il Dott.Granelli, in particolare per la Sua visione negativa su certi combustibile e che nn prende in esame verte evoluzioni tecniogiche che modificano il quattro Générale. In questo caso peró nn possiamo dire che nn abbia fatto molto, non è vero che sia così difficile parteciapare al bando. I fornitori di in condominio devono agire per garantire un servizio a fronte di soldi regalati.
Lascio un solo commento su quanto ho letto in questo blog, peraltro ben fatto! Sala, Maran, Granelli e tutti questi parassiti ben pagati devono essere costretti a dimettersi ed interdetti ai pubblici uffici. Inoltre, auspico la confisca dei loro beni personali con i quali risarcire i cittadini da loro danneggiati.