“Oggi l’ISTAT ha confermato che l’Italia è entrata in recessione tecnica nel quarto trimestre del 2018, essendo il Pil calato del -0,1% rispetto al trimestre precedente. L’istituto di ricerca ha rivisto al rialzo di un decimale il dato congiunturale ma al ribasso quello tendenziale, a 0,0%, dal precedente +0,1%. Il 2019 parte così con una pesante variazione acquisita, quella che si registrerebbe in caso di variazione nulla per tutti i trimestri, del -0,1%. E così, l’Italia ha registrato un andamento del Pil peggiore rispetto a quello di altri paesi come gli Stati Uniti, dove è aumentato in termini congiunturali del +0,6%, la Germania, dove è rimasto invariato e la Francia, dove è aumentato del +0,3%. In termini tendenziali, negli Stati Uniti il Pil è aumentato del +3,1%, in Germania del +0,6% e in Francia del +0,9%. Nell’area euro è, invece, aumentato del +0,2% su base trimestrale e del +1,2% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Dal punto di vista internazionale, l’Italia si conferma quindi in ultima posizione nella classifica della crescita. Un risultato disonorevole per il nostro Paese, che ormai è abituato ad essere sempre l’ultima ruota del carro”.
Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.
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