Riccardo De Corato, assessore Regionale alla Sicurezza di Regione Lombardia, si è espresso sulla preoccupante situazione della sicurezza a Milano “Ormai sono più di una ventina gli episodi registrai dall’inizio dell’anno. Lo schema sempre lo stesso: uno straniero che semina panico e violenza all’interno della Stazione Centrale di Milano. Il caso di questa mattina, è ancora più emblematico. Sembrerebbe, infatti, che un 23enne libico sia riuscito a rubare un coltello dalle cucine di un esercizio commerciale interno alla stazione. In seguito ad una discussione con una guardia giurata, avrebbe deciso di aggredire persone a caso, ferendone due e spaventando a morte i presenti, per poi essere arrestato dai carabinieri. Ma cosa ci faceva armato di coltello? Cosa non ha funzionato nel sistema dei controlli? Purtroppo l’ottimo lavoro di militari e Polfer non basta. Sono troppo pochi ed occupati maggiormente ai piani superiori, pattugliando i varchi adiacenti ai binari, per intenderci. Occorre, invece, estendere il presidio ed i controlli di guardie giurate e security di RFI anche nei piani inferiori e nelle zone limitrofe alla piazza Duca D’Aosta, sempre all’interno della stazione, soprattutto presso bar ed altri esercizi commerciali”.
“Senza voler rammentare i tantissimi precedenti dell’anno scorso – ha proseguito De Corato -, solo nel 2019 ci sono già stati una ventina di episodi di violenza e degrado, più o meno gravi, ad opera di stranieri presso la Stazione Centrale. Il 2 gennaio è finito in manette un 18enne del Senegal per aver aggredito una coppia di anziani, colpendoli entrambi al volto e rubando la borsa della donna. Nei giorni successivi, il 3 ed il 4 gennaio, sono stati arrestati due giovani, proveniente dalla Guinea e dal Gambia per cessione di stupefacenti. Poi, un congolese di 30 anni è stato bloccato mentre cercava di vendere dell’hashish all’interno di un bar della Stazione Centrale e, dopo essere stato sorpreso, ha reagito colpendo gli agenti e cercando di fuggire, ma è stato bloccato da un’altra pattuglia che lo ha trovato in possesso di hashish e cocaina. Il sabato prima dell’Epifania, un uomo ha urinato su una volante della Polizia di Stato. Venerdì 11 gennaio, un 24enne marocchino ha avvicinato un connazionale di 28 anni e un algerino di 21 per contrattare l’acquisto di stupefacenti. Per tutta risposta, questi hanno tentato di rapinarlo armati di coltello e taser. Un algerino di 44 anni è stato arrestato venerdì 18 gennaio nel mezzanino della metropolitana M3 Gialla della Stazione Centrale di Milano dopo aver aggredito due agenti della Polmetro che lo avevano fermato ritenendolo responsabile di un furto, assieme al complice che è riuscito a scappare. Il giorno dopo, una ragazza è stata aggredita da uno straniero che le ha messo un coltello alla gola in via Pisani. Poi, ancora l’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti. Il giorno 25 gennaio una bosniaca ventiquattrenne è stata arrestata dalla Polizia Ferroviaria Lombardia, mentre era intenta a borseggiare, nonostante fosse già stata condannata a più di 10 anni di carcere. Lo scorso 30 gennaio, 2 nigeriani di 32 e 35 anni hanno aggredito una pattuglia della Polfer all’interno della stazione ferroviaria. I primi di febbraio in piazza Duca D’Aosta, un eritreo irregolare di vent’anni è stato ammanettato e denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre a metà febbraio una nigeriana è stata arrestata con 2 kg di cocaina.
Siamo in piena emergenza e, per questo, in una situazione ormai fuori controllo, si debbono poter utilizzare tutti gli strumenti di repressione che la legge consente. Ancora una volta, possiamo avere un esempio lampante di cosa hanno portato le politiche migratorie e di accoglienza volute da Sala e dal centrosinistra. Un’escalation di violenze e insicurezza che non ha ormai più alcun limite. Bisogna ripristinare ordine e sicurezza. Se esistono delle regole, vanno rispettate da tutti, nessuno escluso!”
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