Il Centro Culturale di Milano Stefano De Angelis ha curato l’esposizione “I quadri dell’orbo”, realizzata in collaborazione con CBM Italia Onlus. Giancarlo Cerri, figura storica della pittura milanese oggi 80enne, presenta una nuova mostra composta di quadri, dipinti nonostante la sua condizione di ipovedente a causa di una grave maculopatia
Una pittura che esce dal buio. Una mostra di dipinti intensi, vibranti anche senza più la gestualità forte che aveva caratterizzato la pittura di Giancarlo Cerri, prima che, 12 anni fa, smettesse di dipingere per i problemi alla vista.
“Questa pittura – ha spiegato l’artista ad askanews – non richiedeva il gesto, ma una composizione. Ogni opera è basata su composizioni e non più su gestualità”.
Il curatore ci ha poi raccontato la genesi quasi segreta della serie di dipinti. “Sono andato nel suo atelier – ci ha raccontato Stefano De Angelis – appena ho visto il quadro gli ho detto che era meraviglioso, che aveva una potenza fenomenale, è anche più bello della tua produzione precedente. E lui mi ha detto che ne aveva già preparati quaranta, ma che non lo aveva detto a nessuno perché voleva essere sicuro di quello che stava facendo”.
“Cambia l’apparenza – ha concluso l’artista – non la sostanza dell’opera purché io in realtà sono sempre stato un pittore che ama l’impatto visivo e voglio raggiungere quello, indipendentemente dalla gestualità o dal fattore compositivo”.
La mostra nello spazio di Largo Corsia dei Servi resta aperta al pubblico fino al 6 aprile.
Una mostra che trasmette emozioni, equilibrio e dimostra la volontà di superare il limite dovuto dalla malattia.
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