Municipio 5, l’assessore Soresina denuncia: scuole senza manutenzione, disinteresse, disabilità elevata, nessun sostegno per integrare

Milano

Una task force sul territorio per monitorare lo stato di salute degli edifici meneghini, per rendere sempre agibili e accoglienti i luoghi deputati all’educazione dei bambini, ad un’eventuale integrazione. Forza Italia considera il problema prioritario, invita i Municipi ad un’analisi accurata, alla denuncia delle criticità irrisolte, all’esposizione di proposte risolutorie. Fabrizio De Pasquale capogruppo di Forza Italia già scriveva “Milano civile, la Milano con le migliori università del paese ha le scuole materne ed elementari che cadono a pezzi. L’ossessione delle periferie del Sindaco si ferma agli annunci anche in materia scolastica: controsoffitti che cadono, pareti scrostate, bagni senza porte, classi trasferite da un giorno all’altro, scuole dove si fa lezione coi cappotti o coi caschetti.” Ed è il quadro della situazione, ma oggi ù, nello specifico, l’assessore all’educazione del Municipio 5, Silvia Soresina (F.I)che puntualmente segnala ritardi, incuria, disservizi, dando un quadro che evidenzia il disinteresse del Comune ed elenca suddividendo in macro-argomenti:

“1 la manutenzione scolastica che

– non è adeguata alle necessità delle scuole. Le scuole avrebbero bisogno di maggiore investimenti per la loro corretta manutenzione

– È molto a rilento. Da quando è iniziata la legislatura non abbiamo ancora visto l’inizio di un’attività di manutenzione straordinaria nonostante le priorità siano state deliberate dal municipio all’unanimità più di due anni fa.

– non segue l’auspicato decentramento dei municipi anzi la richiesta di inserimento nel PTO da parte del municipio di rifare due scuole È stata completamente cancellato dalle previsioni.

2 abbiamo avuto spesso problemi di Impianti di riscaldamento insufficiente dovuto sia a malfunzionamento di caldaie che a non adeguato isolamento dovuto ad infissi troppo malmessi inefficienti. Questo in particolare è avvenuto ripetutamente per la scuola di via dei Bognetti e di via Brunacci nelle quali gli studenti sono più volte dovuti tornare a casa ho addirittura trasferirsi per un periodo in altra scuola con tutti i disagi nel caso.

3 per quanto riguarda la refezione scolastica gestita da Milano ristorazione registriamo una non sufficiente rilevazione ed informazione sulla qualità del servizio. Anche le informazioni sul gradimento da parte degli utenti non sono disponibili nonostante, trattandosi di un servizio pubblico, ci dovrebbe essere una rilevazione continua. Rilevazione che è ancor più necessaria visto che non si tratta di un servizio svolto in regime di concorrenza dal momento che il contratto tra Comune e Milano Ristorazione è un contratto di affidamento diretto senza quindi senza gara alcuna.

4 Un altro importante problema riguarda l’elevata percentuale degli stranieri nelle scuole di molti quartieri della periferia. Percentuali che superano anche il 60% mediamente e che nelle prime classi raggiungono L’80%. È chiaro che in queste condizioni diventa difficile una didattica efficace. Le percentuali elevate sono dovute ad un’eccessiva concentrazione di popolazione straniera nelle case ERP di edilizia popolare del bacino di utenza di queste scuole. Molti italiani si rifiutano di portare i loro figli queste scuole anche perché in alcune di esse non viene attivato il servizio di pre e dopo scuola per non raggiungimento del numero minimo richiesto. Il municipio ha dovuto sostituirsi al comune per garantire questo diritto di avere un servizio pre e doposcuola ai pochi genitori (italiani) entrambi lavoratori in questi contesti. A mio parere l’integrazione è possibile e anche naturale solo se non vengono superate percentuali eccessive di popolazione straniera. Per fare ciò bisognerebbe lavorare sulla limitazione di elevate concentrazione di stranieri nelle case popolari MM ed Aler, sul ridisegno dei bacini di utenza in modo da limitare appunto concentrazioni solo su alcune scuole, su adeguata offerta di strumenti di integrazione quali corsi di lingua italiana e di cultura italiana sia per gli studenti che per i genitori. Ovviamente l’integrazione ha un costo e non nascondiamoci è anche un costo elevato. Soluzioni che non mirano alla radice del problema, come le sta pensando l’amministrazione comunale proponendo ad esempio un corso d’inglese gratuito in queste scuole a bambini che neppure parlano bene l’italiano, non serviranno ad evitare scuole ghetto e segregazione scolastica e quindi ada attirare l’iscrizione degli italiani o a non farli fuggire.

5 Registriamo nel municipio un aumento considerevole dei casi di disabilita’nelle suole d’infanzia. Il sostegno risulta quindi insufficiente. Bisogna trovare i mezzi per dare una risposta adeguata al problema e soprattutto studiarne le cause.

6 problema che riguarda, come il precedente, anche un livello più alto di quello comunale, bisognerebbe che le scuole potessero tutte disporre di un Dirigente Scolastico e non di un reggente temporaneo che nel frattempo dirige anche un altro istituto. Nel nostro Municipio abbiamo ben 4 situazioni di reggenza su un totale di 8 istituti comprensivi.”

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