Parco Sud. Forza Italia: discariche abusive in aumento, cosa fa il sindaco metropolitano?

Milano

“Ho ricevuto da alcuni cittadini delle immagini eloquenti che mostrano la situazione in cui versa il Parco Sud – dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia -. Non è la prima discarica che segnalo. L’anno scorso ero stato nella zona di via Selvanesco con Rosa Di Vaia, del Municipio 5, e stiamo ancora aspettando risposte dagli Enti preposti”. Le ultime foto scattate stamattina in via dell’Assunta mostrano fusti e bidoni chimici, copertoni, pezzi di auto, rifiuti ingombranti di ogni tipo. “Sarà un caso, ma a pochi metri da quel luogo c’è il campo rom di Vaiano Valle – dichiara Di Vaia, consigliera del Municipio 5 molto attiva nel territorio -. Proprio fuori dal campo c’è una discarica immensa. La zona è off limits, mancano le condizioni sanitarie e i bambini giocano in mezzo ai rifiuti: si vive meglio nelle favelas di Rio de Janeiro. Bisogna intervenire urgentemente“. Con Giuseppe Fiorentino, presidente dell’associazione genitori della scuola Damiano Chiesa di via Antonini, organizzeremo una domenica ecologica chiedendo l’aiuto di AMSA. “E pensare che quell’area agricola è stata assegnata a una cooperativa sociale per realizzare coltivazioni biologiche. Invitiamo il sindaco Sala, dopo pranzi e merende elettorali, ad organizzare una scampagnata a Vaiano Valle – rincara la dose De Chirico -. È ora di finirla con la retorica di parole d’ordine ecologiste. In qualche area del Parco Sud ci sono vere e proprie bombe ecologiche. Sala dovrebbe dare il buon esempio e destinare una quota del bilancio comunale alle bonifiche delle aree agricole di periferia”. Il problema delle discariche abusive nelle aree del Parco Sud sta assumendo proporzioni sempre più ampie e diffuse. “Più che ragionare su nuove forme di governance del parco o sull’individuazione di zone a parco naturale – sottolinea Vera Cocucci, consigliera metropolitana nel direttivo del Parco Sud – sarebbe opportuno investire maggiori risorse nei controlli sull’esistente, anche con videocamere mobili nascoste nei punti più colpiti. Come peraltro già promesso e non ancora fatto”.

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