Milano, 25 aprile tra polemiche e ripicche: Cari Cinquestelle, l’antifascismo si pratica, non si celebra

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Strano impiccio diplomatico a Milano per la festa del 25 aprile in piazza Duomo, dove gli esponenti di governo del Movimento 5 Stelle si sono offesi perché  “il governo non è stato invitato alla manifestazione”, problema da cui la Lega non si è proprio sentita toccata. Sul palco della stessa manifestazione si alterneranno la presidente dell’Anpi Carla Nespolo, il presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati, il presidente dell’Aned (l’associazione di chi fu deportato nei campi nazisti), Dario Venegoni, il sindaco Beppe Sala e la segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan. Saranno presenti anche i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Carmelo Barbagallo.

L’Anpi però  non ci sta e replica prontamente  “Non abbiamo mai invitato nessun rappresentante del governo, né di destra né di sinistra”, così il sottosegretario Roberto Buffagni ci ha tenuto a far sapere che sarà presente a titolo personale. Sempre a titolo personale saranno presenti anche Nicola Zingaretti, segretario del PD e tutti i capi di partito.

Il comitato organizzatore della manifestazione ha lanciato un appello “nel delicato contesto nazionale e internazionale il 25 aprile deve essere una giornata di festa e di unità di tutti gli italiani, che credono nell’antifascismo e nei principi della Costituzione repubblicana, indipendentemente dalle loro convinzioni e dalla loro fede politica”.

Dall’Anpi fanno sapere che forse varrebbe la pena far rispettare l’antifascismo tutti i giorni piuttosto che preoccuparsi solo delle celebrazioni.

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