Pil: Brunetta, “L’Italia rimane fanalino di coda mentre il resto d’Europa torna a crescere, grazie Conte-Salvini-Di Maio”

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Il Pil italiano è cresciuto del +0,2% nel primo trimestre del 2019 ma l’Italia resta il fanalino di coda dell’Europa per livello di crescita. Il tasso di crescita medio dell’Eurozona rilevato oggi dall’Eurostat è infatti salito del +0,4%, ovvero ad un tasso doppio di quello del nostro Paese, con la Francia che è cresciuta del +0,3% e la Spagna addirittura del +0,7%, beneficiando enormemente degli effetti delle coraggiose riforme economiche varate dal centrodestra spagnolo guidato da Mariano Rajoy. Madrid passa così al primo posto nella classifica delle grandi economie europee più performanti, sfruttando la momentanea debolezza della Germania, la quale, tuttavia, oggi ha confermato il suo tasso di disoccupazione al minimo storico del 4,9%, riducendo ancora di più il numero dei suoi disoccupati totali. In tutta l’Eurozona si è ravvisato un calo della disoccupazione al 7,7%. Purtroppo per l’Italia, i tassi del resto d’Europa rimangono un vero e proprio miraggio.

Per quanto riguarda la stima di oggi sul Pil, il commento dell’ISTAT che ha accompagnato il dato non è certo entusiasmante, considerando che, come scritto dall’istituto di statistica, nel complesso, “l’ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del Pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoché invariato rispetto a quello di inizio del 2018”. In altre parole, l’Italia è ferma, mentre il resto dell’Europa torna a crescere”.

Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

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