Reazioni dopo gli arresti in Forza Italia

Attualità

Sia chiaro: la magistratura fa il suo dovere, ma non si capisce come accada, che indagini spesso lunghe si concretizzino sempre a ridosso di una tornata elettorale. Un caso? Un’eventualità? Un fatto fortuito?

Mariastella Gelmini (F.I) Le vicende di queste ultime ore e gli squallidi tentativi di sciacallaggio a danno di un intero movimento politico non ci distolgono dagli impegni della campagna elettorale. Noi continuiamo i nostri incontri sul territorio, tra i nostri amministratori e i nostri militanti, spiegando agli italiani che al “salto nel buio” proposto da sovranisti e populisti, un’altra Europa è possibile. I processi mediatici ci interessano poco. E allora al lavoro, con impegno ed entusiasmo. Come abbiamo sempre fatto. Come ho sempre fatto.

“Con la necessaria cautela, perché siamo in uno stato di diritto, quello che mi colpisce è la pervasività di un sistema. Come questa corruzione anche di basso livello sia diventato un fatto normale. Colpisce anche l’assenza di anticorpi nei partiti”. Ferruccio De Bortoli, ospite di Serena Bortonead Agorà, su Raitre, commenta l’ultima inchiesta sul giro di tangenti in Lombardia: “Non ci si stupisce più”, continua De Bortoli, “quindi diventa difficile isolare le infiltrazioni criminali. Ma mi domando, la viviamo tutti come una vera emergenza del Paese o siamo qui in attesa della prossima puntata? ”

Renato Farina commenta “Nessun dubbio: guai a sottovalutare la corruzione e ad attenuare l’imperativo della lotta con ogni energia, specie se diventa occasione per le varie mafie di divorare la cosa pubblica. Eppure – avendo letto per quanto possibile le circa 700 pagine dell’istruttoria – viene si da elogiare il paziente lavoro degli inquirenti guidati dalla procura antimafia, ma il nocciolo del governo della Lombardia, gli appalti regionali o comunque degli enti pubblici, non paiono affatto invasi dalla cancrena della corruzione e delle cosiddette dazioni di denaro e di altra utilità. Che differenza da un quarto di secolo fa. Ricordate le tangenti miliardarie della Montedison? La famosa Madre di tutte le tangenti? Qui siamo alle briciole di formaggio, anzi alla promessa di spartizioni francamente miserabili, per poter sistemare e togliere dalla disoccupazione un modesto avvocato. Allora la magistratura – con molte buone o meno buone ragioni che ora non discutiamo – colpiva un potere radicato, un vero e proprio sistema (Psi e Dc, salvando il Pci) e subito dopo cercò di strozzare nella culla il leader politico che imprevedibilmente aveva messo in scacco i progressisti. La culla è un fatto lontano. Ora a Berlusconi hanno apparecchiato un magnifico Comitato di festeggiamento per la salute ritrovata subito fuori dall’ospedale San Raffaele.”

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