Un ricco ed emozionante programma tra spettacoli e attività parallele per celebrare l’universo femminile, le sue sfaccettature, i molteplici punti di vista, indipendentemente dall’identità di genere.
Flamenco, danza spagnola e contemporanea si daranno la mano e brilleranno, tra tradizione, modernità e provocazione, per offrire al pubblico tre modi di sentire, vivere e interpretare il flamenco in linea con il nostro tempo.
Il prestigioso Piccolo Teatro Strehler di Milano – Teatro d’Europa si conferma palcoscenico principale per gli spettacoli programmati e alcune delle attività parallele.
Le compagnie ospiti sono capitanate da un grande ritorno: MANUEL LIÑÁN, Premio Nacional de Danza, accompagnato in questa occasione da un cast d’eccezione: Manuel Betanzos, Jonathan Miro, Hugo Lopez, Miguel Heredia, Victor Martin (in prestito dal Balletto Nazionale di Spagna) e Daniel Ramos (in prestito da il balletto nazionale di Spagna). Liñán presenterà la sua ultima coraggiosa e provocatoria produzione ¡VIVA!. Una sfida ai rigidi codici del flamenco sull’appartenenza di genere, un significativo e rispettoso tributo alla figura della Mujer Bailaora da parte di artisti di sesso maschile che decidono di esprimersi liberamente attraverso un corpo differente – quello della mujer – vestendone i panni e reclamando quella doppia identità che naturalmente appartiene loro.
MARÍA MORENO: giovane protagonista della scena nazionale e internazionale, recentemente insignita del Premio Gilardillo Artista Rivelazione nell’ultima edizione della Bienal de Flamenco de Sevilla. Per la prima volta in Italia, presenterà la sua ultima creazione diretta da Eva la Yerbabuena e Andrés Marín. DE LA CONCEPCIÓN, è un’opera con note autobiografiche in cui l’artista, a partire dal concepimento, riflette sulle fasi della vita vissute come ricerca e transizione per la definizione del proprio essere, della propria identità.
PATRICIA GUERRERO, nuova rappresentante della generazione più influente di giovani creatori, presenterà un’opera molto attuale. DISTOPIA è un capolavoro che unisce flamenco, contemporaneo, neoclassico e note di canto lirico, per affrontare il conflitto d’identità, lo stato schizofrenico sofferto dalla donna a causa degli schemi imposti dalla società.
EL DUENDE DESNUDO è il titolo della mostra in loop dell’artista Juraj Horniak, una proposta con cui il fotografo, illustratore e pubblicitario slovacco mira a scoprire quel “essere misterioso che vive nel cuore del flamenco, che tutti provano, ma nessuno sa come spiegare”. Dieci artisti si prestano a un doppio nudo, quello del corpo e dell’anima.
La conferenza IDENTITA’ IN VIAGGIO: DALL’INDIA A MILANO tenuta Sergio Rodríguez López, direttore dell’Istituto Cervantes di Milano, analizzerà il tema delle identità a confronto.
Come di consueto nell’ambito delle attività del Festival sarà offerto uno spettacolo di flamenco per i detenuti della Casa Circondariale San Vittore a Milano, dove continua l’impegno dell’associazione Punto Flamenco.
Per riscaldare i motori FLAMENCO EN FLASH: esibizioni di breve durata animeranno alcuni luoghi della città come il regno della gastronomia internazionale Eataly, il Mudec, il Festival Mix, a cui si aggiungerà la residenza di anziani Mater Sapientiae.
Sul sagrato del Teatro Strehler verrà allestita Plaza Flamenca, con aperitivo, musica, pubblico danzante per intrattenersi prima e dopo gli spettacoli il tutto a cura di Mare Culturale Urbano.
Non mancherà un workshop per tutti gli aficionados tenuto da Maria Moreno e Aperitivo con Artista in compagnia di Patricia Guerrero che converserà con il pubblico il giorno 27 giugno ai tavoli della Plaza Flamenca.
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