Gestivano un traffico tra la Romania e l’Italia di giovani donne romene attratte nella Bergamasca con l’inganno. Promettendo loro una vita agiata finivano per ridurle alla prostituzione in strada. Questo è quanto ha detto il procuratore di Brescia Carlo Nocerino convalidando il fermo di otto persone tutte di nazionalità romena, delle quali sette sono state fermate in Italia, in provincia di Bergamo. All’operazione condotta dai carabinieri di Bergamo ha collaborato la Polizia romena, che ha raccolto la denuncia di una ragazza sfruttata dando il via all’indagine.
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A prescindere dai riti voodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali e ad una certa tarda ora di notte, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.