Si sta come d’estate i ministri al Governo, ed è subito pace. Nuova luna di miele per i due vice premier, uniti in pace ed in estasi di amorevoli (dis)sensi. Non si voterà in autunno ed i due dioscuri si lanceranno a breve nell’eroica impresa di fare a pugni con l’Europa, la matematica, la finanza, l’economia ed il buonsenso.
Per dirla con Flaiano, la situazione è grave, ma certamente non è seria. Lo testimonia Di Maio, convinto che l’Europa scherzi con la procedura di infrazione. Che sia una elaborata burla. Mentre Salvini si appresta a prendersi i tre ministri Grillini che stanno più sull’anima alla base parlamentare cinque stelle. Un omicidio senza carnefici. Un suicidio collettivo. Una sceneggiata che da farsa deborda in tragedia senza colpo ferire.
Non saliranno le tasse. Si eviterà l’aumento dell’Iva. Non ci saranno manovre correttive. Tutto andrà bene perché la narrazione è più forte della realtà. E Bruxelles si piegherà. Lo schema è quello dello scorso anno. Due impuniti che confidano nel fatto che andrà comunque bene: se l’Europa si piega meglio, sennò ci pieghiamo noi, tanto la gente di queste cose non capisce nulla. I Cinque Stelle stanno crescendo di nuovo nei sondaggi.
La strada è segnata. Comanda Matteo, ma Giggino e Giggetto possono dire quello che pensano, purché alla fine tutti ruttino forte contro l’Europa. Che poi è il minimo comune denominatore dei due elettorati: il male è Bruxelles, tallonata dalla realtà. E finché i due vice saranno felici assieme anche loro li sosterranno.
I litigi sono innocue piogge estive, anzi rinfrescano il clima e mandano via l’afa. Non hanno reali conseguenze, non comportano nessun problema reale. Questo è stato sancito nel vertice, Salvini vince, ma in silenzio, Di Maio perde, ma senza clamori. E tutti felici come prima. Poi se ci si annoierà, un altro litigio arriverà e passerà. Ah, quasi dimenticavo, ciaone a Giorgetti, lanciato a schiantarsi in direzione Bruxelles. Se va tutto bene sarà commissario alle varie ed eventuali. Altrimenti, ed è lo scenario più probabile, verrà bocciato e quindi ucciso anche qua. Questa è la fine che fa la gente che non capisce al volo la dinamica tra i due vice.
O di chi ama troppo questo paese per farsi cieco, sordo e stupido a comando.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,