Forza Italia Lombardia accetta la sfida del cambiamento

Attualità

Ieri si è chiusa un’epoca, nella parte Lombarda del nostro partito. E se ne è aperta un’altra. Difficile, certo. Ma non priva di fascino. Ricostruiamo un po’ meglio i dettagli, visto che la questione è lunga. Dopo aver accettato il ruolo di capogruppo alla Camera, l’Onorevole Gelmini ha deciso di dimettersi dall’incarico di coordinatrice regionale. È stato un atto coraggioso, in un paese in cui nessuno mai si dimette. Solo che le Europee erano alle porte ed il presidente Berlusconi le ha chiesto di rimanere per evitare corse al potere che distraessero dall’obiettivo. Quindi possiamo mettere un punto importante in apertura: il risultato delle elezioni non c’entra nulla con la successione al vertice della Regione (nel partito, ovviamente).

Anche perché basta guardare il Veneto per capire che poi così male non sia andata. Ecco perché è giusto ringraziare Mariastella Gelmini per i sacrifici e i momenti complessi che governato. Poteva fuggire, ma non l’ha fatto. Poteva consegnare un partito in rovina, ma non l’ha fatto. E anche quando ci siamo trovati sotto il fuoco delle procure, non ha mollato il punto. Adesso, però, era davvero necessario trovare una leadership che restasse salda fino al congresso, che speriamo venga confermato in Autunno. E per questa carica non ci poteva essere nome migliore di Massimiliano Salini.

Io ho avuto modo di conoscerlo personalmente e devo dire che incarna esattamente la figura di politico che mi immagino come speranza del partito. Preparato, competente e con le idee molto chiare sul futuro. Cattolico, liberale, aperto al confronto. Una persona che, in una campagna elettorale stranissima, era l’unico a riempire le sale invece dei social. Fa sorridere che qualcuno lo veda come calato dall’alto. Non c’è persona che abbia maggiormente i piedi per terra. In un partito di prime donne è sempre stato l’ultimo ad apparire, principalmente perché troppo occupato ad essere per interessarsene. A lui spetterà il complesso compito di creare un ambiente competitivo dover far emergere il talento senza lasciare indietro nessuno.

L’altra bella notizia è che il Nord Ovest, e quindi anche la Lombardia, sarà rappresentata da Silvio Berlusconi in Europa. Il presidente ha già iniziato a lavorare. Collezionando nei primi giorni già più presenze e risultati di Matteo Salvini. Magari avrà meno selfie. Ma in questo momento, se vogliamo contare qualcosa e non essere ospiti in casa nostra, serve meno Nutella e pià passione civile. Auguri Presidente, l’Italia ha bisogno di qualcuno che la politica sappia farla senza urlare.

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