Mentre Sala è celebrato in America dal Financial Times, in un articolo di Gillian Tett, che parla dei sindaci che dall’Europa all’America si fanno avanti per «sfidare le posizioni populiste» sui problemi globali come clima e immigrazione, forse qualche ombra nella sua amministrazione c’è e si vede… La notizia è riferita da Corriere che evidenzia il lancio economico della città e nota sempre la testata americana «Parte di quel successo riflette la leadership pragmatica del suo primo cittadino»
La leadership pragmatica deve ringraziare un mondo imprenditoriale creativo e costruttivo e un’alta miopia per la manutenzione ordinaria e straordinaria di una città spesso abbandonata a se stessa. Ma per non fare i soliti elenchi, riproduco una lettera amara inviata al Corriere “Piazzale Cadorna, un progetto di Gae Aulenti, da moltissimi mesi è in uno stato di degrado e abbandono. Tre fontane vuote e ricettacolo di sporcizia; illuminazione debolissima, pensiline verdi davanti a ingresso stazione Fn con luci spente, vetri sporchi, panchine in pietra rotte (di sera giacigli per homeless), negozi (un eufemismo) sotto le pensiline, di livello bassissimo. Mi chiedo come l’Ufficio decoro urbano non intervenga per evitare questa vergognosa incuria. Cadorna è a tre passi dal Castello Sforzesco, il biglietto da visita della città. Nel lato opposto della piazza grazie a Luxottica sta nascendo un meraviglioso giardino. Un contrasto forte tra bellezza nascente e degrado morente. Spero in un intervento migliorativo urgente.”
Ma il pragmatismo di Sala guarda l’America.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano