A Lambrate, in questi ultimi anni pare che le si voglia dare una caratterizzazione ben precisa, quando non proprio forzata; la trasformazione da quartiere tranquillo residenziale e universitario a quartiere dello “sballo” anarchico/trasandato dove tutto è concesso, e dove l’amministrazione di zona e il comune di palazzo Marino, distanti ma compiaciuti, sembra tendano tutti i loro sforzi alla realizzazione di questo loro progetto: via libera quindi a piazze occupate da legioni di sbandati con i loro rav party oramai quotidiani, droga, bancarelle di abusivi ogni cinque metri, bande di Rom spadroneggianti, raduni senza regole ne igiene con omicidi inclusi al parco Lambro, e in ultima murales con immagini di morte.
Lambrate non è questa; dei vostri capricci chic, ne facciamo volentieri a meno, il quartiere ‘maledetto” da segnalare compiaciuti ai vostri amichetti del centro o ai prossimi turisti non riuscirete a realizzarlo.
Lambrate, con i suoi duemila anni di storia, è ancora qui, e vi vede.
Post di Claudio Amaro Siviero
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