Rackete e Salvini, ma non solo. Una sfida che sembrava una contrapposizione di forza e di diritti. Sorvoliamo per un momento sulla politica di esclusione dei migranti messa in atto dall’attuale ministro dell’Interno, la squallida parte in commedia di un PD, che si schiera sulla ong per difendere i diritti umani dei migranti e dare forza alla capitana, è semplicemente un avvallare comportamenti di disobbedienza legale, con leggi disattese e superba protervia della tedesca.
Una sfida allo Stato, a un parlamento liberamente eletto e che legifera, se lo ritiene opportuno. Quel buonismo ideologico, quasi sempre rivolto agli immigrati quasi appartenessero a un ghetto privilegiato, è una visione miope della società attuale molto più complessa. Ma gli immigrati sono i veri possessori dei diritti umani, lo dice la sinistra tutta, illuminata.
A Milano Franco Matteotti ha lanciato un’iniziativa su Facebook: i soldi, raccolti in 24 ore, serviranno a sostenere le spese legali della ong. E in 24 ore sono stati raccolti 150mila Euro. Il post recita «Aiutaci a difendere i diritti umani condividi questo post e fai una donazione per la sua difesa legale. Per SeaWatch il tuo contributo farà la differenza, piccolo o grande che sia.”
Ma ieri mattina hanno trovato senza vita un uomo, accartocciato nei suoi stracci, nell’indifferenza dei passanti, in piazza Duca D’Aosta. Era un clochard di 72 anni, morto nell’abbandono, forse per un malore. La sinistra di Milano, non sarà presente neppure al funerale. Nessuno ha raccolto fondi per lui. Annegherà nel suo mare di solitudine. Chi ha difeso i suoi diritti?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano