A Robecco sul Naviglio alle 10.20 di ieri mattina in un grave incidente un uomo è morto dopo essere caduto nel Naviglio, mentre un altro è stato trasportato d’urgenza, in gravi condizioni, all’ospedale San Raffaele.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che stanno indagando sul caso, i due giovani disabili avrebbero perso il controllo dei mezzi a tre ruote, sui quali stavano facendo un’escursione sulla la ciclabile lungo Naviglio Grande, scontrandosi e cadendo nel fiume all’altezza del comune di Cassinetta di Lugagnano, dove la strada è priva di protezioni. Gli accompagnatori del Centro Disabili di Macherio, di cui i due ragazzi facevano parte, hanno subito dato l’allarme contattando Vigili del Fuoco e Carabinieri.
Mentre uno dei due, il 27enne, è riuscito a liberarsi dalla cintura che lo legava al mezzo ed è stato tratto in salvo dai soccorritori per essere poi ricoverato d’urgenza al San Raffaele. L’altro giovane, il 31enne, invece, è caduto nel Naviglio e quando è stato ritrovato, ormai senza vita, era ancora mprigionato dalla cintura di sicurezza al mezzo che stava guidando.
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Alla fine si diventa logorroici.
La sicurezza non è nel dna degli organi preposti.
Qual’era lo scopo di questa passeggiata?
Era forse una competizione?
Come mai si sono scontrati in modo tale da ribaltarsi nell’acqua?
Perché non c’era protezione idonea?
Sono domande che chiunque dovrebbe porsi.
La pista ciclabile era sicura? NO
Ben vengano le occasioni di svago ma la sicurezza non bisogna mai dimenticarla.
Soffro per la tragedia e immagino il dolore dei familiari ai quali porgo il mio cordoglio.