La strategia messa in campo al boschetto di Rogoredo per il recupero dei tossicodipendenti, segna un positivo risultato. Sono stati presentati i risultati degli ultimi quattro mesi di attività anti-spaccio delle forze dell’ordine: 26 arrestati, 130 denunciati, 50 fogli di via emessi dalla Questura e 100 consumatori segnalati. Secondo i dati a disposizione, il flusso costante di clienti si è notevolmente ridotto rispetto al passato. Infine, i numeri sul fronte sanitario: dall’inizio del progetto “L’unione fa la forza”, sono stati effettuati oltre 300 interventi di assistenza, di cui 3 salvavita per casi di overdose; più di 100 persone sono state convinte ad avviare percorsi di disintossicazione.
Simone Feder volontario attivo e propositivo nella lotta alla droga, indica nel progetto Rogoredo, una strada da seguire e scrive “…Negli ultimi mesi la parola DROGA sta riconquistando le colonne dei giornali e i titoli delle trasmissioni d’inchiesta in televisione. Emergenza, contrasto, legalizzazione, repressione… tutte parole che a seconda del luogo e della bocca da cui sono pronunciate acquistano valore e messaggi spesso trasversali e contrastanti.
Il problema Droga è oggi spesso strumentalizzato e utilizzato per scopi che poco hanno a che fare con la vera cura e presa in carico di chi di droga muore, per la droga soffre e con la droga deve ogni giorno fare i conti.
La sofferenza e il dolore non possono diventare merce di scambio e di consensi, stare vicino alla sofferenza deve voler dire sporcarsi le mani, impegnarsi, lasciar posto ai silenzi delle azioni concrete. Questo è necessario per affrontare realmente questa battaglia che purtroppo non fa prigionieri…”
Occorre ricordare che anche l’abnegazione e la costanza dei volontari sono da premiare.
Ho 51anni e mio malgrado conosco bene l’argomento ho perso tanti amici e tanti sono rovinati da patologie che si porteranno dietro tutta la vita.A questo punto penso che la repressione abbia fallito e che bisognerebbe fare diversamente percorrere altre strade…. grazie