Momenti di panico domenica sera su un bus della linea 79 di Atm a Milano quando un passeggero ha aggredito l’autista, un uomo di cinquantasei anni, facendo poi perdere le proprie tracce.
Tutto è iniziato verso le 19.30 alla fermata Gratosoglio, in via della Chiesa Rossa, con un uomo apparentemente sudamericano che, salito a bordo, ha cominciato a insultare l’autista. Non è chiaro se volesse rapinarlo o se ce l’avesse con lui per qualche altro motivo. Il conducente ha immediatamente chiuso la porta di sicurezza che lo divide dal resto del pullman, mentre l’aggressore, continuando a inveire, avrebbe estratto na bomboletta di spray al peperoncino e l’avrebbe azionata per poi scappare via.
Dato che nessuna delle persone a bordo era rimasto ferito, l’autista ha continuato la corsa. Arrivato però all’incrocio tra viale Bligny e piazzale di Porta Lodovica, dopo circa 4 chilometri, accusando bruciore agli occhi e alla gola, l’uomo si è però deciso a chiamare il 112 .
Soccorso da un’ambulanza, l’autista è stato trasportato in codice verde al Policlinico dove gli è stata riscontrata una lieve intossicazione. La polizia hanno già recuperato le immagini delle telecamere di sorveglianza del pullman, che potrebbero fornire una grossa mano per identificare l’aggressore.
Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commentando l’episodio ha dichiarato “Questi continui bollettini di guerra sono la testimonianza del fatto che la situazione, all’interno dei mezzi pubblici, è ampiamente sfuggita di mano. Non è possibile che gli autisti, per pochi euro al mese, rischino la salute a causa di qualche balordo, libero di agire indisturbato. Casi come questo, sempre più frequenti, devono diventare una priorità per l’assessorato alla Sicurezza del Comune. Occorre un maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine all’interno dei mezzi, nelle tratte più critiche e specialmente in orario serale. I dipendenti Atm non possono essere lasciati soli ad affrontare balordi e malintenzionati; servono controlli più rigidi e una presenza capillare degli agenti, specialmente nelle linee che attraversano le periferie”.
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A costo di essere logorroico sostengo che il comune ha i soldi per pianificare un controllo efficace sui mezzi pubblici.
E’ inaudito che il personale viaggiante, oltre al fatto che lavora spesso in straordinario, debba essere in condizioni di non potersi difendere.
In questo caso è andata quasi bene ma se fosse successo qualcosa di più grave?
Con l’aumentare continuo di persone allo sbando il rischio di essere feriti è sempre più presente.
Viaggiare sui mezzi ATM sta diventando ogni giorno più pericoloso e non è ammissibile .
Si paga una tariffa e si desidera avere un servizio adeguato.
Provvedi Comune!!!!