E’ fondamentale per i milanesi seguire l’iter per il Piano Regolatore Territoriale le cui regole adottate nel momento dell’approvazione definitiva, potranno essere qualificanti o deficitarie per una equa convivenza. Il Consiglio comunale, in data 05/03/2019, ha adottato il Piano di Governo del Territorio (PGT) comprendente il nuovo Documento di Piano, la variante del Piano dei Servizi, comprensivo del Piano per le Attrezzature Religiose e la variante del Piano delle Regole, corredato del Rapporto Ambientale, della Sintesi non tecnica, della Dichiarazione di Sintesi e del Parere Motivato relativo alla compatibilità ambientale. E’ possibile presentare la tua osservazione online al PGT adottato. Per farlo devi essere in possesso di SPID o essere registrato al portale istituzionale con Profilo Completo. Procedi seguendo le indicazioni scritte in rosso Il termine per la presentazione delle osservazioni è fissato alle ore 12.00 del giorno 15 luglio. Le osservazioni possono essere inviate da chiunque abbia interesse – cittadini e professionisti a proprio nome o per delega, imprese, enti e associazioni. Seguirà in Consiglio una discussione che tenga in considerazione le obiezioni pervenute.
Un primo giudizio di merito di Gianluca Gennai è la conferma di quel baldanzoso modo di vedere la città di questa Giunta “Questa revisione del PGT del 2012 per una Milano 2030, nonostante sia stata giustificata con argomenti legati alle nuove esigenze della città e alcuni cambiamenti legislativi, che hanno indotto la giunta a redigere un nuovo documento a quattro mani con AMAT, sembra soprattutto fatto per soddisfare le ambizioni di questa giunta, la quale vuole dare di se, un’immagine molto social, quasi olistica, con un taglio “ del fare non perché c’è una legge che lo impone ma perché ne ha bisogno la città “, andando cosi a intercettare i buonisti smarriti, il ceto medio rilegato nei cunei di una semi periferia grigia e annichilita, i radicali e i platonici dell’iperuranio, ma soprattutto il “gota“ cittadino, pronto e coeso, vero dominus di una Milano che da qui al 2030, avrà cambiato almeno altri 4 PGT con buona pace del sindaco Sala, forse già destinato agli scranni del parlamento italico, con gli “dei” sazi e appagati e il cittadino medio che non ha capito cosa è successo ma va ben istess”. I municipi hanno presentato le loro richieste, fedeli alle esigenze degli abitanti, ma il nodo più sentito è la manutenzione e la riqualificazione dei luoghi abbandonati o occupati.
Chiunque può fare le osservazioni che ritiene migliorative
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