Con ipocrita rabbia, il PD accusa la Lega di essere finanziata dalla Federazione Russa, come se il suo antenato PCI non avesse mai percepito un soldo proveniente dall’ex Unione Sovietica. E badiamo, trattasi veramente di ragguardevoli somme pervenute attraverso operazioni contrarie alla trasparenza ed al limite della legalità. D’altra parte si trattava del partito comunista più importante d’Europa e la sua salvaguardia era importante, anche grazie all’indiretto ed inconsapevole assist della magistratura che ha indagato, processato ed espulso dalla scena politica tutti gli altri partiti esistenti, in quanto illecitamente finanziati dalle grandi imprese del Paese, ignorando però del tutto i finanziamenti al PCI provenienti da Mosca.
Si tratta di quella stessa ipocrisia che fa da contorno all’attacco leghista contro il PD: “Traditori della patria, noi difendiamo l’interesse nazionale”.
Non puoi accusare di traditori se campi grazie ad un paese estero.
Che ci siano stati quantomeno dei contatti è fuori discussione. In un’intervista del 3 agosto 2015 a Vzglyad (quotidiano russo) Salvini riconosceva il ruolo di Savoini: “Lavora a stretto contatto con l’ambasciata russa in Italia e sta lavorando all’agenda della nostra visita a Mosca”.
Curioso che poche ore dopo la pubblicazione dell’audio di Buzzfeed, di punto in bianco il vice-premier ha scaricato il suo uomo: “Io non so la gente con chi parla e perché parla. Io rispondo di quello che faccio io e del mio movimento”.
Tuttavia è buona cosa interrogarci anche su come quell’audio possa essere venuto fuori, da chi sia stato divulgato (e forse manipolato?) e per quale motivo, fermo restando la gravità del fatto.
Ipotesi suggestive e diverse circolano in questi giorni. C’è chi sostiene che l’audio possa essere stato divulgato direttamente da uno dei presenti all’incontro per ricattare Salvini, chi ritiene che lo stesso ricatto provenga dalla Russia al fine di ottenere vantaggi concreti in Europa grazie all’opera della Lega, o chi evoca addirittura il coinvolgimento dei servizi segreti americani.
Di certo questa è una pagina alquanto misteriosa, che ci lascia un po’ tutti perplessi.
Andrea Curcio
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