“L’atteggiamento di Bruxelles nei confronti del nostro Paese dipenderà dal livello di collaborazione e di rispetto delle regole che il Governo Conte mostrerà già dalla prossima Legge di Bilancio, sempre che la maggioranza regga, ipotesi niente affatto scontata dopo il duro scontro tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che ha fatto pensare a una possibile e imminente crisi di Governo. Se vorranno ottenere collaborazione dalla nuova Commissione, Lega e Movimento Cinque Stelle dovranno quindi mantenere gli impegni presi nella lettera inviata dal Tesoro a Bruxelles, con la quale si dichiarava di voler rispettare gli obiettivi di deficit e debito per il 2019 e il 2020, facendo scattare l’aumento dell’Iva e intervenendo sulle tax expenditures, oltre che sulla riduzione della spesa pubblica. Certamente, le ipotesi che circolano sulla costosissima riforma fiscale e sul salario minimo avanzate da Lega e Cinque Stelle si pongono in contrasto con gli impegni presi. I nodi verranno al pettine con la presentazione della prossima Nota di Aggiornamento al DEF, quando dovrà essere messo per iscritto cosa il Governo intende fare. A quel punto, l’Esecutivo dovrà decidere se avviare uno scontro come quello dell’anno scorso con la Commissione, o smascherare tutta la propaganda elettorale fatta ai danni degli italiani finora. Sempre considerando che i mercati finanziari e le agenzie di rating osserveranno con molta attenzione gli sviluppi, pronti a punire l’Italia nel caso non dovesse rispettare i patti”.
Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.
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