MilanoArteMusica festival internazionale di musica antica – Concerto di Ferragosto

Cultura e spettacolo

Giovedì 15 agosto ore 18.30     Basilica di Santa Maria della Passione – via Conservatorio 16   Concerto di Ferragosto – Musiche di Kraus, Haydn  Orchestra Theresia – Claudio Astronio, direttore

Il Concerto di Ferragosto di Milano Arte Musica si terrà nella Basilica di Santa Maria della Passione alle ore 18.30 con l’Orchestra Theresia  diretta da Claudio Astronio,  un’orchestra internazionale composta da musicisti under 30, provenienti dalle più importanti scuole europee di musica, che eseguirà musiche di Joseph Martin Kraus e Franz Joseph Hayd.

Rappresenterà una scoperta felice l’incontro con Joseph Martin Kraus, personalità poco frequentata, autore d’una produzione varia, vocale e strumentale, dall’opera alla musica da camera, da quella da chiesa alla liede­ristica, noto soprattutto per la produzione sinfonica, che include diverse sinfonie e un concerto per violino. Per inquadrarlo sul piano storico è inevitabile far notare la corri­spondenza della sua esistenza con quella di Mozart: i due musicisti nacquero a cinque mesi di distanza, nella prima metà del 1756, altrettanto simultaneamente ter­minò il loro breve percorso, poiché Kraus sopravvisse a Mozart di appena un anno. Si spense il 15 dicembre 1792 nella Stoccolma che l’aveva accolto riconoscendone le qualità. Tede­sco di nascita, in Germania (tra Mannheim, Magonza, Erfurt, Göttingen) aveva acquisito una solidissima formazione musicale, giuridica e letteraria, venendo in contatto, a Göttingen col movimento dello Sturm und Drang. Tentata la fortuna in Svezia, nel 1781 iniziò a raccogliere i frutti di quella scommessa con l’elezione all’Accademia reale di musica, il suc­cesso dell’opera Proserpin, di cui è in programma l’ou­verture, e la nomina a vicemaestro della Cappella reale e dell’O­pera di Corte. Quello che sarà, come per Mozart, il decennio della piena maturità e l’ultimo di un’esi­stenza tanto breve, sarà segnato da un lungo viaggio europeo, durante il quale Kraus conobbe Haydn, cui donò il manoscritto di una sua sinfonia. Dal ritorno in Svezia nel 1787, ormai maestro di cappella di Corte godette d’un ultimo lustro di grande fama, per le produzioni teatrali di Afventyraren Olympie, di cui si ascolteranno le ouverture. Sei mesi prima della morte del compositore, la sua musica accompagnò il lutto della nazione per l’assassinio, durante quel ballo in maschera che ispirò l’opera di Verdi, di re Gustavo III, cui diede l’estremo saluto la Cantata funebre di cui si ascolterà la severa meditazione.

Al maturo classicismo di Kraus, in cui convivono palpitante tensione drammatica di marca teatrale e silenzi eloquenti, grazia delicata e impeto sinfonico, severi spunti contrappuntistici e vivace dinamismo, il programma affianca la Sinfonia in fa minore n. 49 di Joseph Haydn. L’incon­tro avviene sul terreno delloSturm und Drang: per un decennio il compositore austriaco perseguì la via di un’espressività violenta, lacerata, drammatica: una scrit­tura sensibile a ogni sbalzo emotivo, che sembra scandagliare un mondo interiore posse­duto da una cupa frenesia. Archiviata questa singolare stagione del campione classico del sublime aveva fruttato una serie importante di lavori rigorosa­mente in modo minore, in cui conta tra i primissimi, preceduta soltanto dalla Sinfonia n. 34, la Sinfonia n. 49 “La Passione”. Composta in un «anno cruciale» per il compo­sitore, quel 1768 in cui s’inaugurò il teatro della nuova residenza principesca di Esterháza, la sinfonia esprime un’intensità tragica. La severità del lavoro è fuori discussione: in un anno in cui Haydn cura l’esecuzione del grande Stabat Mater a Vienna, compone la can­tata latina Applausus per un giubi­leo sacerdotale, scrive la Missa Sunt bona mixta malis e inizia quella In honorem BVM, la sinfonia adotta un taglio desueto ispirato alla sonata da chiesa, aprendo con un monu­mentale Adagio. Ricercata anche la tonalità, che condivide con un capo­lavoro di riferimento della musica da chiesa del Settecento, lo Stabat Mater di Pergolesi (Haydn assocerà nuovamente attacco con tempo lento e fa minore nel Quartetto Op. 55 n. 2). La splendida, vasta meditazione musicale del tempo d’apertura pare anticipare nell’in­tensità dell’invenzione melodica, la Musica instrumentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in Croce, una corona di otto adagi per orchestra. Salti divaricati e ansiose sincopi caratterizzano l’invenzione tematica dell’Allegro, declinazione d’un sinfonismo drammatico che ha imparato dall’opera coeva la lezione delle arie di tempesta. Il Minuetto non smette il cupo vestito a lutto, salvo per la tregua concessa da un Triopastorale, rischiarato dal registro acuto dei corni, che capo­volge il modo in maggiore. Lo Strebentipicamente Sturm und Drang riprende lena nel magnifico Finale monotematico, sospinto dalla propulsione che scuote l’organismo orchestrale distribuendo i compiti tra le singole voci come in un meccanismo perfetto.

15 agosto: posto unico 5 euro punti vendita: sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto; in sede presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00; online (con diritto di prevendita): Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

INFO – tel e fax 02.76317176  – e-mail mail@lacappellamusicale.com – sito www.milanoartemusica.com

PROGRAMMA

Joseph Martin Kraus              Introduzione dalla Cantata Funebre per Gustavo III

(1756-1792)                                      (1792) VB 42

                                                         Ouverture dall’opera seria Proserpin (1781) VB 19

                                                         Ouverture dalla musica di scena Afventyraren (1790) VB 32

                                                         Ouverture dalla musica di scena Olympie (1791) VB 33

 

Franz Joseph Haydn             Sinfonia n. 49 in fa minore “La Passione” (1768) Hob I:49

(1732-1809)                                   Adagio – Allegro di molto – Minuetto – Presto

BIOGRAFIA

L’orchestra Theresia è un progetto culturale e artistico unico a livello europeo. Fondata nel 2012 su impulso di un gruppo di mecenati, l’orchestra riunisce al suo interno musi­cisti sotto i 28 anni di età provenienti dalle principali istituzioni accademiche di musica di tutta Europa, fornendo loro l’opportunità di esibirsi in contesti prestigiosi e di appro­fondire le loro conoscenze nell’ambito professionale e artistico. L’attività principale di Theresia è l’approfondimento dello studio della prassi filologica e l’esecuzione di musiche di autori del periodo classico (1770-1820) attraverso l’utilizzo di strumenti storici. Durante i sei periodi di residenza annuale i giovani membri dell’orche­stra sono incoraggiati a sviluppare e a condividere la loro visione artistica sotto la guida di artisti di fama internazionale come Claudio Astronio, Chiara Banchini, Alfredo Ber­nardini, Giovanni Antonini, Alea Ensemble e molti altri. Parallelamente, il progetto propone ai partecipanti anche numerosi seminari dedicati alla musicologia storica, insieme a ulteriori momenti di riflessione e crescita che hanno lo scopo di contribuire alla formazione professionale dei giovani musicisti, stimolandoli a diventare consapevoli della loro missione di ambasciatori della cultura all’interno della società.

I musicisti dell’orchestra provengono da numerosi paesi europei ed extraeuropei: Austria, Colombia, Francia, Giappone, Italia, Iran, Messico, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Polonia, Romania, Spagna, Regno Unito, Russia, Stati Uniti d’America, Svizzera. Fin dalla sua nascita, Theresia ha rappresentato un paradigma dell’integrazione e del dialogo fra le culture, e oggi è internazionalmente riconosciuta come una delle più importanti orchestre giovanili europee. Musicista poliedrico, Claudio Astronio affianca l’attività di solista all’organo e al clavicembalo a quella di direttore d’orchestra e dirige il gruppo Harmoni­ces Mundi con strumenti originali. È stato solista invitato e direttore di varie orchestre internazionali tra le quali Mahler Chamber Orchestra, Moskow Symphonic e tiene concerti e recital in prestigiose sale e festival tra Europa, Canada, USA, Sudamerica e Giappone.

Nel 2007 ha debuttato come direttore d’opera con Don Giovanni di Mozart e Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck con la regia di Graham Vick. Ha diretto oltre a Didone ed Enea di Henry Purcell, La Serva Padrona di G. B. Pergolesi, Don Giovanni di Mozart e la Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach in una versione teatrale con coreografie di Ismael Ivo e ha collaborato con il coreografo Henri Oguike con una pièce su sonate per clavi­cembalo di Domenico Scarlatti. Ha inciso per l’etichetta Stradivarius e attualmente incide per Brilliant Classi­cs: i suoi CD sono stati insigniti da numerosi premi presso le più importanti riviste specializzate italiane ed estere come Gramophon, Musica, CD Classica, Amadeus, Classic Voice, Alte Musik Aktuell, Diapason, Repertoire, El País, Ritmo, Diverdi, Goldberg, Le Monde de la musique, Continuo e Fanfare (USA). Per Brilliant Classics si sta dedicando all’incisione integrale delle opere per tastiera di Wilhelm Friedemann Bach e delle opere vocali di Alessandro Stradella. Tra i suoi interessi musicali anche il jazz e la contaminazione tra mondi musicali diversi: ha vinto per due anni consecutivi il Premio Recanati per la canzone d’autore 1996 e 1997, ha lavorato con la Banda Osiris e collabora sta­bilmente con la cantante jazz Maria Pia de Vito e con Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi e Michel Godard.

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