Un 20enne filippino responsabile dell’incendio di 18 automobili parcheggiate in zona Maciachini è stato catturato ed arrestato. Il giovane, dopo la fine della sua storia d’amore con una ragazzo, ha messo in atto la sua vendetta dando fuoco ai citofoni del palazzo della sua ex in via Bellerio e a un’automobile posteggiata nelle vicinanze.
Dopo il primo incendio doloso in zona Maciachini, in 12 giorni, dal 17 al 29 luglio, il filippino ha incendiato in modo casuale un totale di 18 auto fra via Bracco, via Legnone e via Pavoni, fino a quando gli agenti del commissariato Comasina sono riusciti ad arrestarlo giovedì mattina.
Il piromane si scatenava fra la mezzanotte e le quattro del mattino, partendo da uno dei fari posteriori delle auto e dandosi alla fuga non appena l’intero veicolo prendeva fuoco.
Dopo il primo incendio, che gli agenti hanno sospettato essere motivato da una vendetta a sfondo sentimentale, sono state attenzionate in zona dieci coppie ‘problematiche’ che potevano suscitare sospetti. Grazie però alle telecamere di sorveglianza delle vie in cui erano stati appiccati gli incendi, alle segnalazioni dei cittadini e ai tabulati telefonici le forze dell’ordine hanno individuato il 20enne. A suo carico piccoli precedenti, il possesso di un coltellino e una denuncia per danneggiamento.
Il ragazzo è stato pedinato ogni sera all’uscita del ristorante in cui lavorava, risalendo così alla sua abitazione in via Bernardino de Conti, dove giovedì mattina è stata effettuata una perquisizione.
Il piromane ha negato qualunque responsabilità negli incendi, ma la polizia nel suo cellulare ha trovato le foto delle auto in fiamme, oltre al cappellino e allo zaino che il ragazzo indossava durante le sue malefatte.
Il filippino è così finito in manette per incendio doloso e danneggiamento.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845