PoltroneSofà ha consegnato tutte le poltrone che gli artigiani del governo con la loro inventiva e il loro senso dello Stato, hanno richiesto. Ma c’è ancora tempo per completare il salotto della Casta. Vorrà dire che il lavoro continuerà chissà fino a quando con grande soddisfazione dell’azienda produttrice. Ma il valzer ha avuto inizio, gli occhi sono invasi dal potere, i gesti mimano trasporto e collaborazione. Sono i protagonisti che hanno invaso la televisione, i giornali, che hanno finalmente raggiunto l’Olimpo per virtù di un fantoccio diventato statista, per la sinergia di Angela Merkel, Emmanuel Macron, Donald Trump, Bill Gates. gli euroburocrati, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, le Borse, i gesuiti, la Cei, la Cgil e poi Matteo Renzi e Beppe Grillo. Può bastare? Giuseppe detto Giuseppi Conte battezzato da Trump si è accomodato sulla poltrona che da un anno stavano preparando, solida di convenienza e opportunismo, protetta dai rosari cardinalizi, sostenuta da un Grillo che è diventato petulante e senza dignità e da un partito che offre la guancia dell’astuzia e “aspetta che ti frego”, sembra dire. Sbracati su quelle poltrone si sono addormentati e hanno sognato per ore il paese delle Meraviglie.
Il programma che sia di 10 o 26 punti enuncia comunque principi, propositi che vanno bene per tutte le stagioni. E chi non vorrebbe il taglio delle tasse, sensibilità per il sociale, semplificazione, lotta alla mafia ecc.? Ma si è omesso il come, la strategia, il piano e non si capisce con quali coperture. Ma la poltrona c’è, resistente, possessiva. Occorre rivedere i decreti sicurezza? Si accede a compromessi formali per aprire i porti? E la Tav? Ma che importa..per di Maio era fondamentale non andare al voto. Per il PD sedersi sulle poltrone governative, comode, avvolgenti con cuscini di soddisfazione. E ritornare per la quinta volta senza aver vinto le elezioni è machiavellico e sprezzante per quel popolo che vogliono conquistare. E’ dura competere con la doppia faccia dei grillini e dei piddini. E a Salvini hanno fregato la poltrona perché ha una faccia sola.
Nene
p.s chiedo scusa agli artigiani di Poltrone Sofà se in qualche modo ho usato un tono che ritengono offensivo.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano