Buongiorno sportivi e calciofili, eccoci alla terza puntata della serie A 2019/2020.
Anticipi del Sabato aperti da un match su cui la bilancia dei pronostici dava numeri in bianco e nero. Invece il campo ha dato numeri completamente diversi, con un carattere viola prevalente per la quasi totalità dei 94’giocati. Juventus in evidente difficoltà, rischia più volte di andare sotto per l’incedere arrembante della Fiorentina, che però spreca quello che costruisce e deve al caso il mancato successo, che sarebbe stato meritato. Ora Sarri deve anche fare i conti con infortunati di rilievo, come Chiellini, seguito oggi da D.Costa, Danilo, Pjanic, ma soprattutto con una condizione generale piuttosto opaca. E rischia il primo sorpasso in classifica, non solo dall’Inter che batte, non senza fatica, l’Udinese. I friulani a S.Siro si presentano in 11 ma finiscono in 10 per una ingenuità di De Paul che, provocato verbalmente da Candreva, gli rifila uno scappellotto sulla nuca. L’arbitro consulta il VAR ed estrae il rosso, non per le conseguenze risibili in cui Candreva accentua puerilmente la caduta, ma per il gesto che poteva innescare altre reazioni e inasprire il clima della partita. Quindi Udinese sotto 1-0 per un bel gol (inusuale) di testa del folletto Sensi, vero uomo d’ordine del centrocampo interista, a fianco di un Brozovic non al meglio. Discreto secondo tempo anche dell’Udinese, in cui subisce la maggior qualità e pressione dei nerazzurri, ma non tracolla grazie anche a qualche prodezza del portiere Musso, che in un paio di occasioni le risparmia un passivo ben più pesante. E alla fine, Inter che rimane a punteggio pieno, staccando Juve e Napoli almeno fino al prossimo turno (derby).
Il Napoli, in casa con la Samp, non si fa pregare e approfitta del passo falso delle Juve per accorciare le distanze dagli stessi bianconeri. La squadra di Ancelotti sviluppa una chiara superiorità nell’arco della gara, concedendo alla Samp poche chances di recupero. Impiega 13 minuti per sbloccarla, con Mertens che alla fine festeggia una doppietta con contorno di una traversa. La partita si chiude senza appello per la Samp, che al 25′ del secondo tempo subisce ancora l’indiavolato belga al suo secondo centro, su prezioso assist del neoentrato Llorente.
Nel turno domenicale, iniziano alle 12,30 Genoa e Atalanta che non si risparmiano colpi e battaglia, in una partita vibrante. Va avanti l’Atalanta con un rigore di Muriel intorno al 20′ della ripresa, pareggia sempre su rigore Criscito allo scadere del 91′ ma pochi secondi prima dello scadere del recupero (95′), un gran colpo di Zapata , da fermo, decide la partita con il pallone che si infila all’incrocio dei pali. I bergamaschi riprendono immediatamente la rotta dopo lo sbandamento iniziale alla prima giornata.
A Brescia va in scena una clamorosa rimonta del Bologna, sotto 3-1 dopo il primo tempo grazie ad una doppietta di Donnarumma (10’e 19′) ed un gol di Cistana che ristabilisce le distanze dopo che il Bologna accorciava con Bani. Ma il Brescia perde Dessena a inizio ripresa, che ingenuamente cade in una vistosa simulazione e, già ammonito in precedenza, vede il rosso. Così riemerge il Bologna, prima Palacio per il 3-2, poi Sabelli maldestramente in autogol procura il pareggio al Bologna, infine all’80’ Orsolini sigla il definitivo 3-4.
La Lazio incappa in uno stop abbastanza sorprendente a Ferrara, dove la Spal ribalta lo svantaggio su rigore di Immobile e con Petagna e Kurtic porta a casa 3 punti d’oro del tutto imprevisti, dopo mezza partita dominata dalla Lazio, che ha buttato alle ortiche una serie di occasioni per vincere con largo margine. Chi sbaglia paga, almeno nel calcio spesso funziona!
Cagliari corsaro a Parma, con Ceppitelli autore di una doppietta e sigla finale di Simeone, al suo primo gol nel Cagliari. Ininfluente la rete di Barillà per gli emiliani, ma il finale è convulso e dominato dall’intervento a più riprese della VAR: annullato gol di J.Pedro che avrebbe dato la quaterna al Cagliari, ma prima era stato decretato un rigore per il Parma, revocato dall’arbitro dopo consulto alla VAR. Totale, ben 12 minuti di recupero ma per il Parma non sono bastati.
All’Olimpico fa festa la Roma, che schianta il Sassuolo con un 4-2. In evidenza Pellegrini, autore di 3 assist per i compagni. In gol 4 volte nel primo tempo, la Roma diverte e si diverte con una prestazione frizzante. A parte un rigore concesso e poi revocato, ed un gol del Sassuolo annullato per fuorigioco, la sequenza della Roma è da ko: Cristante al 12′, poi Dzeko al 19′, il neoacquisto Mkhitaryan al 22′, e al 33′ Kluivert servito da Pellegrini beffa Consigli in uscita al limite. Ad addolcire la pillola per il Sassuolo, la doppietta di un ottimo Berardi, ma i 3 punti restano a Roma.
Infine, il Milan che sbuffa e arranca come una locomotiva a vapore, riesce a portarsi a casa 3 sudatissimi punti in quel di Verona. Grande sofferenza per i rossoneri, in vantaggio solo su rigore con Piatek al 68′, nonostante in superiorità numerica dal 21′ per espulsione del veronese Stepinski. Fiammate nella ripresa, con palo di Calabria per il Milan e immediata risposta di Verre 2 minuti dopo, che colpisce il legno solo davanti a Donnarumma. Il Milan tenta il raddoppio ma il gol di Piatek viene annulato per fallo sul portiere, e nel finale ancora grosso spavento per i rossoneri che per un abbraccio di Calabria su Pessina (apparso in area, ma non rilevato punibile) rischiano un rigore poi tramutato in punizione dal limite, senza esito. Milan che riscuote 3 punti e vittoria, ma con una squalifica per Calabria, espulso per il fallo di cui accennato e quindi out per il derby del prossimo turno.
Ultimo match della terza giornata, in posticipo alle 20,45 di Lunedi 16 tra Torino e Lecce. I granata si giocano il primo posto in compagnia dell’Inter, se riusciranno a battere i pugliesi.
Arrivederci alla quarta!