Si muove la Procura di Milano per un’indagine di verifica, ma anche di tutela degli stessi rider. L’indagine vuole far luce sull’aspetto di sfruttamento dei lavoratori e tra i lavoratori, come il caporalato, e intercettare la presenza di clandestini. Ad agosto, dai controlli di 30 fattorini sono stati trovati 3 lavoratori clandestini, senza documenti in regola. Una realtà che non può passare inosservata. A partire già dallo scorso giugno con la squadra specializzata del dipartimento ‘ambiente, sicurezza, salute, lavoro’, hanno investigato per raccogliere elementi e testimonianze e hanno aperto un fascicolo con l’ipotesi di presunte violazioni del decreto legislativo in materia di sicurezza sul lavoro. Ma verrà esaminata anche la presunta responsabilità di coloro che mandano a lavorare in strada i ciclofattorini in condizioni non idonee. E verranno approfonditi gli aspetti igienico-sanitari dei contenitori utilizzati per il trasporto del cibo. L’indagine, che sta anche monitorando gli incidenti stradali, è coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Maura Ripamonti e condotta dalla squadra specializzata di Polizia giudiziaria e dalla Polizia locale. Un’analisi a tutto campo in nome della sicurezza sul lavoro, sullo sfruttamento e sulle infiltrazioni dei clandestini
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano