Il commento di Luciano: quinta giornata serie A, infrasettimanale

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Potrebbero essere casuali, ma certi tentennamenti juventini appaiono inusuali al cospetto di un passato anche recente. A Brescia, la Juventus ancora una volta è andata in svantaggio ed è stata costretta a rincorrere il risultato, che alla fine arriva ma senza squilli di tromba, e con la conferma che qualche crepa si è aperta nei meccanismi difensivi, aldilà delle assenze di pezzi da 90 come Chiellini e, più avanti, Ronaldo. Alla fine, ovviamente fatta salva la statura tecnica una spanna superiore alla neopromossa, la partita la vince ma con il pareggio che arriva solo alla fine del primo tempo e su autogol. La vittoria la sigla Pjanic con un tiro di controbalzo sul rimpallo di un difensore. Più ombre che luci su una squadra che rimane comunque sopra le avversarie, ma con un divario che appare visibilmente ridotto.
L’anticipo precedente, che si giocava tra Verona Udinese, si chiude con un nulla di fatto e sancisce però l’interruzione di una serie negativa per ambedue. Poche le occasioni, forse un paio per parte, ma tante le imprecisioni e gli errori in fase di impostazione. Da cui scaturisce il pareggio senza gol che sarà equo, ma non soddisfa nessuna delle due.
Mercoledi che inizia col botto bergamasco, ovvero l’Atalanta di Gasperini che rialza rumorosamente la cresta e va a vincere a Roma, strapazzando 2-0 i giallorossi. Più che buona la partita della “dea”, che va a segno con Zapata al 71′ e De Roon al 90′, approfittando di una banale distrazione della difesa romanista. Due ottime occasioni sprecate dai giallorossi, con Zaniolo e Dzeko, ma la Roma si spegne e il secondo tempo legittima la vittoria atalantina.
In testa rimane l’Inter, che piega di misura a S.Siro la Lazio con un gol di D’Ambrosio al 23′, ma convince per la solidità messa in mostra e per l’organizzazione del reparto difensivo capitanato da un vero campione, Godin. Da evidenziare un grande Handanovic, che con 3 prodezze ha evitato il pareggio laziale, e un buon lavoro a centrocampo con Politano e Barella. L’Inter continua quindi la corsa “in quinta” e con 15 punti guarda nuovamente dall’alto la Juventus, come pure il Napoli, che oggi si è lasciato sorprendere da un Cagliari che ha subito molto, ma ha trovato il jolly al minuto 88 con incornata  di Castro. San Paolo gelato, il Napoli perde a sorpresa il contatto con l’alta quota e dovrà chiedersi come evitare in futuro sbandamenti che possono essere pesanti nel punteggio finale in classifica.
Più in basso si riprende la Fiorentina, ancora stordita dalla scioccante rimonta subita dall’Atalanta domenica scorsa. 2-1 alla Sampdoria con gol di Pezzella alla mezz’ora, e raddoppio di Chiesa al 57′. Inutile il gol del 2-1 della Samp con Bonazzoli a 10′ dal termine, la viola respira e guarda avanti.
Pareggio senza reti tra Genoa e Bologna (che fallisce un rigore con Sansone), e tra Parma e Sassuolo si decide tutto con un autogol di Bourabia nel recupero, dopo che Inglese fallisce un calcio di rigore parato dal portiere Consigli del Sassuolo, in gran vena. Il Parma recrimina anche su due gol annullati dal VAR, ma si gode questa boccata d’ossigeno a spese del Sassuolo, che inciampa dopo la bella vittoria contro la Spal.
I ferraresi (Spal) si ripetono in negativo anche in questa quinta giornata, e perdono in casa ad opera di un Lecce corsaro, a segno con Mancosu (doppietta, rig. all’ 11′ e 73′)  e Calderoni a inizio ripresa. Di Francesco per la Spal segna un provvisorio pareggio al 17′, ma non riesce a mantenere viva la partita e alza bandiera bianca nella ripresa.
Giovedì ultima partita della quinta giornata, con un Torino – Milan che promette spunti interessanti per entrambe, chiamate a rispondere alle ultime prestazioni poco brillanti.

Arrivederci alla sesta!

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