Spazio e valore dell’impresa italiana, questo il filo conduttore della serata torinese che ha visto protagonista il confronto tra l’On. Massimiliano Salini e alcuni esponenti dell’imprenditoria piemontese durante la cena ospitata dal Circolo dell’Unione Industriale di Torino e organizzata dal Circolo delle Imprese Piemonte.
Una modalità di approccio diversa rispetto ai tradizionali appuntamenti del Circolo, ma non meno interessante: “Stasera non partiamo dalla testimonianza d’impresa – ha esordito il Presidente del Circolo delle Imprese Alessandro Fiorentino – ma mettiamo al centro la testimonianza dell’On. Massimiliano Salini a partire dalla sua esperienza in Europa negli ultimi cinque anni, per capire dal confronto con lui quali saranno le principali sfide e quale panorama si prospetta per le nostre aziende nei prossimi anni”.
Interlocutore dell’europarlamentare Salini, Umberto Diamante, imprenditore di terza generazione all’interno dell’azienda di famiglia Res Nova SpA e Vice Presidente dal 2016 del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, oltre che membro del Consiglio Generale dell’Unione Industriale torinese. Al centro del confronto il valore aggiunto dell’impresa come chiave per lo sviluppo futuro in una prospettiva di crescita: “Noi italiani abbiamo sempre avuto il nostro guadagno dal valore aggiunto che abbiamo saputo infondere alla materia prima grazie alla capacità di innovare e alla nostra tecnologia– ha spiegato l’On. Massimiliano Salini – quel valore aggiunto è sempre stato la nostra forza sul mercato e su quello dobbiamo puntare per il futuro”.
Una sottolineatura che fa rima con investimento in formazione e ricerca, fronte sul quale l’Italia – come ricordato anche dal Presidente uscente della BCE Mario Draghi – è ancora molto indietro: “Attualmente investiamo soltanto il 3% del Pil in formazione e ricerca e il 18% in pensioni – ha proseguito Salini – siamo un Paese che si avvia verso l’autodistruzione”.
Se il futuro dell’impresa passa per la ricerca, le buone notizie arrivano dallo Spazio, una frontiera che Salini definisce “una nuova Fiat”, fiore all’occhiello ed enorme occasione di rilancio per l’economia di tutto il Paese: “Non siamo gli unici ma siamo i migliori al mondo perché abbiamo una capacità storica di fare impresa che affonda le sue radici nella tradizione del nostro Paese”.
Già relatore nel precedente mandato del dossier Spazio, ed oggi riconfermato, Salini ha fatto il punto della situazione spiegando che dalla fase negoziale di governance del Programma Spaziale Europeo discussa nello scorso quinquennio – ovvero le regole che descrivono il rapporto tra le agenzie – si affronta ora il delicato tema del budget. Sul piatto ben 17 mld di euro articolati in diversi capitoli, tra cui i programmi storici Galileo, Egnos e Copernicus e alcuni più recenti molto interessanti come GovSatCom per le telecomunicazioni intergovernative.
Durante la serata hanno portato il loro saluto anche l’On. Paolo Zangrillo, deputato in quota a Forza Italia e coordinatore regionale per il Piemonte, ricordando il ruolo decisivo dell’investimento nell’istruzione soprattutto tecnica nello sviluppo tecnologico e industriale del Paese e Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio della Regione Piemonte che ha sottolineato l’importanza della capacità di ascolto della politica nei confronti delle imprese per determinare e realizzare le linee guida che agevolino i settori produttivi della Regione.
Micol Mulè
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845