Giornate FAI d’autunno 2019

Cultura e spettacolo

Le GIORNATE FAI D’AUTUNNO si svolgeranno sabato 12 e domenica 13 ottobre e vedranno l’apertura di 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 260 città italiane, grazie a visite speciali e a itinerari tematici a cura dei Gruppi FAI Giovani.

M ILANO

Casa degli artisti

Apertura: sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle ore 10 alle 17.30

Chiusa in condizioni di precarietà strutturale nel 2007 a seguito dello sgombero del Centro sociale Garibaldi che dal 1988 ne aveva occupato parte del piano terra, la Casa degli artisti apre in anteprima in occasione delle Giornate FAI d’Autunno dopo il recente restauro, propedeutico alla riapertura al pubblico e alla ripresa delle attività previste per inizio 2020. Palazzina razionalista edificata nel 1909 su iniziativa dei fratelli mecenati Bogani per ospitare laboratori e atelier di artisti, nel secondo dopoguerra divenne di proprietà del Comune e a fine anni Settanta vide la presenza di artisti di fama mondiale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa o la critica e storica d’arte Jole De Sanna. Dopo la chiusura e la messa in sicurezza dell’edificio, uno dei primi in ferro e vetro costruiti in città, nel 2015 ha avuto inizio il percorso di riqualificazione, che permetterà al luogo di tornare ad essere un punto di riferimento per la città e in particolare per gli artisti: qui potranno trovare un centro di residenza, spazi di lavoro, supporto produttivo, tecnico e organizzativo per lo sviluppo, la realizzazione e l’esposizione di progetti.

Rifugio antiaereo di via Spaventa

Apertura: sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle ore 10 alle 16.30. Ingresso dedicato agli iscritti FAI (possibilità di iscriversi in loco)

Situato lungo il Naviglio Pavese nella zona sud di Milano, fu edificato nel 1940 per offrire riparo ai dipendenti pubblici del servizio idrico milanese in caso di attacco bellico aereo, al fine di ridurre al minimo gli eventuali danni al sistema di erogazione dell’acqua in città. Con la sua superficie interna di 67 metri quadrati e situato a 3,5 metri sotto la quota di terra, il rifugio si compone di cinque ambienti – un antiricovero dotato di gabinetto, tre stanze e una piccola camera con uscita di sicurezza a pozzo di cui è rimasto in sede l’impianto a manovella per il sollevamento del tombino che dà sul piazzale esterno – e presenta un sistema di ventilazione garantita da alcuni oblò che potevano essere chiusi dall’interno, oltre ad alcuni particolari curiosi: quattro porte metalliche antiscoppio di un modello raro e una singolare porta antigas in legno. All’interno si conservano i resti dell’originario impianto d’illuminazione e di un più recente impianto a plafoniere, mentre ogni altro arredo interno, come per esempio le panche denominate “sedute”, è stato rimosso. Mai aperto al pubblico, il rifugio sarà visitabile per la prima volta grazie al FAI.

Per entrare occorre inchinarsi sotto un tubo che è alto 1 metro circa e sarà obbligatorio indossare un caschetto che verrà fornito in loco. È obbligatorio l’uso di scarpe antinfortunistiche (suola antiscivolo e tomaia di un certo spessore). Si sconsiglia la visita a coloro che hanno problemi di claustrofobia.

COIMA Headquarter e BAM Biblioteca degli alberi

Apertura: sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle ore 10 alle 17.30. Ingresso dedicato agli iscritti FAI (possibilità di iscriversi in loco)

L’Headquarter di COIMA, nel nuovo edificio progettato da Mario Cucinella Architects e inaugurato nel 2017, è il completamento dell’intervento di riqualificazione urbana di Porta Nuova. Il palazzo, sede degli uffici della società immobiliare, sarà eccezionalmente visitabile sabato 12 e domenica 13 ottobre. Se l’involucro esplora il tema della sintesi tra “naturale” e “artificiale”, il progetto interno riprende questi temi per declinarli e integrarli nell’ottica di chi vivrà gli spazi, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, per esempio luce e temperatura vengono modulati in base alla presenza degli esseri umani. Il rivestimento esterno, sui fronti nord e sud, è realizzato con centine in legno lamellare alte come l’edificio. Gli interni sono stati pensati per creare uno spazio lavorativo che guardasse al benessere delle persone, con grandi vetrate da cui entra la luce del sole e spazi aperti e condivisi, senza barriere e senza postazioni fisse, per favorire la collaborazione e lo smart working. Una volta usciti dal palazzo la visita proseguirà nell’adiacente parco Biblioteca degli Alberi (BAM), disegnato dallo studio olandese Inside Outside | Petra Blaisse e realizzato da COIMA per conto del Comune di Milano nell’ambito del progetto urbanistico di Porta Nuova. Inaugurato nell’ottobre 2018 è, per dimensione, il terzo parco pubblico di Milano. Con una totale assenza di recinzioni e in continuità con gli spazi pedonali esistenti, è caratterizzato da una grande varietà di essenze, da giardini dal design contemporaneo, da una biblioteca urbana composta da 500 alberi, 135.000 piante di 100 specie diverse e circa 260 metri quadrati di orti didattici.

UBI Banca, Palazzo storico della Banca Lombarda

Apertura: sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle ore 10 alle 17.30

Adiacente alla Galleria Vittorio Emanuele II, sorge il palazzo storico di quella che era la Banca Lombarda, fondata a Milano nel 1870, oggi UBI Banca, che sarà eccezionalmente aperto al pubblico in occasione delle Giornate FAI d’Autunno. Edificato a partire dal 1874, rientra nel grande progetto di trasformazione dell’antico quartiere popolare a ridosso del Duomo, nel centro pulsante della vita intellettuale, commerciale ed economica della città ed è opera dell’ing. Luigi Robecchi. Nel salone è allestita inoltre un’importante opera dell’artista americano Sol LeWitt, Complex Form del 1986, mentre nella Sala del Consiglio sono collocati i ritratti dei fondatori della Banca che contribuirono a porre le basi di Milano quale capitale economica e finanziaria del regno appena nato. Al suo interno sono ospitati anche gli uffici di UBI Top Private, un caveau con armadi blindati d’epoca e uno sportello.

Umanitaria. I chiostri e l’antico refettorio del convento con la Crocifissione di Bernardino Ferrari

Apertura: sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle ore 10 alle 17.30

Nel cuore della città, quattro chiostri e un antico refettorio rappresentano un’importante testimonianza di ciò che resta del quattrocentesco Convento di Santa Maria della Pace. Oggi ospitano la Società Umanitaria, una delle istituzioni storiche di Milano, tuttora attiva, fondata grazie all’eredità lasciata da Prospero Moisè Loria nel 1893 per “mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione”. La visita proposta permetterà di scoprire il fascino di questo luogo e di ammirare anche il Salone degli Affreschi a cui di solito si accede solo su appuntamento ovvero quello che una volta era il refettorio del convento, dove è conservata la cinquecentesca “Crocifissione” attribuita a Bernardino Ferrari, oltre ai pregiati elementi decorativi quattrocenteschi riportati alla luce in occasione del restauro della sala, effettuato nel 1999.

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