Milano rimodula il debito, scrivono i giornali. Uno pensa che il Comune abbia chiuso dei mutui e li abbia rinegoziati con tassi più favorevoli.
Invece il Comune ha prolungato la scadenza delle rate di ammortamento di 85 mutui per 1382.3 milioni di euro di 6 anni portandola al 31 dicembre 2043.
In pratica Milano ha fatto nuovo debito.
Sfruttando il decreto 78/2015 che consente ai Comuni di rinegoziare i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, il Comune di Milano ha deliberato di prolungare la scadenza dei suoi mutui.
In questo modo il Comune andrà a versare molto meno come rata di ammortamento nei prossimi 2 anni ma pagherà molto di più tra il 2034 e il 2043.
Alla fine questo giochino costerà maggiori interessi per 203 milioni. Le future amministrazioni e le future generazioni si troveranno a pagare queste sberle di interessi in più (203 milioni) per poter consentire alla Giunta di. Beppe Sala di versare meno rate di ammortamento (45 milioni anziché 120) sia nel 2020 che nel 2021.
In pratica nel Bilancio di spesa corrente il Comune risparmierà 74,6 milioni nel 2020 e 74,8 nel 2021. Ma ecco il punto critico.
Questi soldi risparmiati sui mutui non verranno utilizzati per abbassare tasse o tariffe o per finanziare nuovi opere pubbliche.
Saranno utilizzati per aumentare la spesa corrente del Comune, cioè per dare sussidi, finanziare progetti e associazioni.
Morale della favola: per avere più soldi da spendere prima della primavera 2021, quando si eleggerà il prossimo Sindaco, il Comune ha caricato 203 milioni di interessi in più sulle future generazioni di milanesi.
Complimenti Sala, in un Comune dal Bilancio solido e molto patrimonializzato, andiamo a fare nuovi debiti per aumentare le spese in vista delle elezioni. Quando questa politica sciupona e clientelare viene fatta al Sud la stampa si indigna. Qui invece invece è il silenzio assoluto.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.