E’ morto il bambino di 6 anni precipitato venerdì scorso per una decina di metri nella tromba delle scale della scuola di Milano che frequentava. Da subito le sue condizioni erano apparse gravi e, trasportato all’ospedale Niguarda, era stato operato per cercare di diminuire la pressione intracranica. Stamani sono stati avviati gli accertamenti per dichiarare la morte del bimbo che si sono conclusi nel pomeriggio.
La Procura indaga per omicidio colposo, reato ipotizzato in relazione all’omessa sorveglianza. Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, responsabile del dipartimento ‘ambiente, salute, sicurezza, lavoro’, al pm Letizia Mocciaro.
Cos’è successo il giorno della tragedia
Intanto proseguono le indagini su quanto accaduto. Il bimbo è precipitato nella tromba delle scale, dal secondo piano fino al piano interrato, alla scuola ‘Pirelli’ nel capoluogo lombardo.
L’ipotesi principale su cui si concentrano le indagini è quella dell’omessa sorveglianza da parte dei docenti e del personale che lavora nella scuola, come i collaboratori scolastici, anche sulla base del regolamento dell’istituto sulla vigilanza degli alunni. Dai primi rilievi della polizia scientifica, infatti, non sono emerse violazioni alle norme di sicurezza da parte della scuola.
Si ipotizza anche che il bimbo, che era uscito dall’aula per andare in bagno, tornando in classe possa essere salito su una sedia per scavalcare la ringhiera e poi sia precipitato giù. (Ansa)
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