Sala non si preoccupa per i bambini con la scuola inagibile, le case popolari a volte senza riscaldamento, in una Milano in ginocchio per la pioggia e non solo? Green è diventato il mantra di una Giunta che si consegna alle invettive di Greta Thunberg e, per lo smog, o meglio, per la lotta allo smog, a un piano disegnato a tavolino in cui le esigenze quotidiane di chi lavora contano ben poco. Un piano che, dopo aver punito soprattutto i commercianti con l’Area B, in questa emergenza evidenzia quanto le parole di Sala siano vuote e contraddittorie. Il piano contemplava la dismissione delle caldaie a gasolio prima nelle case popolari del Comune di Milano (stop al gasolio entro la fine di quest’anno) e entro il 2020 negli edifici a uso non residenziale, come scuole e uffici. Le case popolari sono in attesa e le scuole aspettano da anni interventi come la pulizia o la sostituzione di pluviali e gronde e la manutenzione di caldaie a gasolio mal funzionanti. Ed è veramente un controsenso che predichi ai privati il ritardo e la cautela nell’accensione del riscaldamento, quando scuole ed uffici funzionano a gasolio.
Silvia Soresina (F.I), assessore all’Educazione del Municipio 5, da tempo denuncia il “nulla di fatto”, dopo innumerevoli segnalazioni, per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione nelle scuole. E sottolinea l’ipocrisia e l’incoerenza di un sindaco che è ideologicamente green, ma volutamente ignora i “peccati” di casa propria. Solo nel Municipio 5, infatti, risulta che ci siano quattro scuole alimentate con vecchi impianti a gasolio. L’assessore alla Scuola del Municipio 5, Silvia Soresina, illustra a Il Giornale, una situazione disastrosa: «La scuola Brunacci, primaria, la Brunacci due, infanzia, la scuola Gentilino e la scuola Sant’Abbondio sono in questa situazione. Via Gentilino tre anni fa è stata rifatta a gasolio, in via Brunacci, un grosso stabile, sono stati deliberati da due anni e mezzo i restauri conservativi, si dovevano rifare gli impianti e sono bloccati. La Sant’Abbondio, che risale agli anni Settanta, dovrebbe essere completamente rifatta. Ma il problema del riscaldamento eccessivo, non controllabile, risulta anche in tre scuole di Città metropolitana, quindi sotto la diretta responsabilità di Sala, lo stesso che dice ai milanesi di calibrare il riscaldamento. Non mi pare coerente. Si fa la lotta alle auto ma ci sono molti altri aspetti importanti, il riscaldamento è uno di questi. E non solo quello privato». Le scuole elencate dall’Assessore Soresina, tutte a gasolio, sono indicative di tutto il comparto edifici scolastici di Milano.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
ho soggiornato il 26/10 in un hotel di milano: riscaldamento acceso, caldo camere eccessivo. necessaria apertura finestre con conseguente spreco calore. ho cercato come segnalare la cosa al comune ma ho trovato un modello di richiesta la cui compilazione non è anonima e rivhiede il pagamento di 60€!!! Assurdo!!! anziché incentivare tali segnalazioni!!!