Abbiamo rischiato grosso in molti! Perché? Che senso ha? Questa è la prima considerazione che si deve fare quando succede un fatto come questo: una grande pianta morta oramai da molto tempo che viene lasciata pericolante in un giardino pubblico e che crolla a terra. Non si può dire improvvisamente perché era evidente a chiunque con un poco di cervello. Era un vecchio albero che veniva chiamata la quercia di Eugenio Montale, ma a noi di Montale, che è morto da un pezzo, non frega niente, ci frega delle migliaia di persone che negli ultimi mesi le sono andate vicino e che hanno rischiato di prendersela in testa. C’è pure un cartello ad attirare le persone. È incredibile che sia stata data la possibilità a qualcuno di gestire in autonomia e senza alcuna competenza una situazione tanto pericolosa quanto dall’esito scontato. Questa pianta oramai trasformata al suo interno in trucioli da animali, funghi e parassiti anche molto pericolosi, è caduta al rallentatore per molto tempo e a velocità folle negli ultimi secondi. Solo un miracolo ha evitato che qualcuno si facesse male. Nei giardini pubblici Montanelli ci sono altre situazioni simili che vengono lasciate al caso: statene alla larga!
Post di Enrico Pluda
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