Il prossimo 29 ottobre 2019, presso l’Auditorium Lattuada in Corso di Porta Vigentina 15 a Milano, sarà presentata per la prima volta in uno spazio diverso dal Teatro alla Scala, l’opera Evgenij Onegin di Pëtr Il’ič Čajkovskij grazie all’Associazione Stravinsky Russkie Motivi, con la partecipazione dell’associazione Milano Vapore e con il Patrocinio del Municipio 1 di Milano.
Per analogia, Evgenij Onegin di Aleksandr Sergeevič Puškin sta alla letteratura russa come la Commedia di Dante Alighieri sta alla letteratura italiana. L’Onegin è infatti il poema nazionale russo, quello che viene studiato a scuola e i cui versi sono mandati a memoria da generazioni di studenti. Ma è anche il “romanzo nazionale” russo: la sua è la forma del “romanzo in versi”, fisionomia letteraria molto rara nella modernità. Come tale, invoca l’archetipo formale del romance tardo medievale, mentre l’espressione degli stati d’animo e delle passioni germina dal terreno di un romantico “male di vivere”. Coesistono psicologia e meditazione, ipersensibilità e pensiero acuto, tragedia e ironia. Lo stile che ne risulta, con tutte le sue vibrazioni, si converte in musica trovando così la sua massima evidenza. perfetta fusione di due generi. “Scene liriche”, non “opera”, fu il genere teatrale cui si appellò Čajkovskij per definire il “suo” Onegin. Questa definizione è un ossimoro, poiché il teatro è azione, drama (δρᾶμα), actus, tempo che fluisce nel divenire, mentre il lirismo è contemplazione, eidolon (εἴδολον), imago, tempo che s’immobilizza trasformandosi in spazio cosmico o interiore. Ma proprio in forza di quell’ossimoro, l’Onegin che ha radici in Puškin e fioritura in Čajkovskij è una realtà complessa, multiforme e vivente. È un’opera “lirica psicologica”.
Trama:
Onegin è un giovane ricco ed egocentrico; piace, sa di piacere, ed è molto viziato dagli ambienti nobili di Pietroburgo. Annoiato, si ritira in campagna, dove stringe amicizia con un giovane poeta, Lenskij, che ha invece un animo puro e idealista. I due frequentano la casa della famiglia Larin. Lenskij si fidanza presto con una delle due figlie, Ol’ga, mentre l’altra, Tat’jana, si innamora di Onegin e glielo confessa in una lunga lettera che è uno dei momenti più alti, sia del poema, sia dell’opera. Un unicum, nella storia del teatro con musica. Onegin respinge Tat’jana e corteggia Ol’ga, sia per noia, sia per una capricciosa cattiveria nei confronti di Lenskij. Perciò,suscita la collera dell’amico poeta, che lo sfida a duello.
Onegin e Lenskij si battono. Lenskij rimane ucciso.
Alcuni anni dopo, a Pietroburgo, Onegin incontra Tat’jana, che nel frattempo ha sposato un generale, Gremin. Questa volta i ruoli si rovesciano: Onegin si rende conto di amare Tat’ana e vorrebbe riconquistarla. Ma lei, pur amandolo ancora, lo rifiuta per fedeltà al marito.
L’Associazione Stravinsky Russkie Motivi, che da anni opera nel capoluogo lombardo raccogliendo fondi per la realizzazione di un centro policulturale che insegni agli studenti musica, danza, scacchi, pittura, arte e letteratura con il metodo russo, porterà a Milano voci di alta qualità: solisti del Teatro Marinskij, altri solisti di madrelingua russa che vivono stabilmente in Italia, e il coro di voci bianche “Le voci di Sant’Angelo”. Questi artisti presentare un’opera “a triangolo”:infatti, due sono i protagonisti maschili, Onegin e Lenskij. Pur nella loro diversità fisica, culturale e filosofica, essi sono indissolubilmente legati non solo dal vincolo dell’amicizia, ma anche dal loro essere due facce della stessa medaglia, ritraendo sulla scena il medesimo personaggio: Čajkovskij stesso.
Il professor Principe, all’inizio di ogni atto dell’opera, ci guiderà spiegandoci cosa verrà interpretato dai cantanti e ci accompagnerà lungo lo svolgersi della trama.
Il soprano Larisa Yudina, presidente dell’Associazione Stravinsky Russkie Motivi, sarà Tat’jana
Victoria Shapranova, mezzosoprano, interpreterà Ol’ga
Olga Kulicheva, mezzosoprano, sarà Tata
Albert Zhalilov, baritono, avrà il ruolo di Oneghin
Oleg Mitsov, tenore, sarà Lenskij
Giuseppe Gloria, sarà Gremin
Margarita Pisarenko, mezzosoprano, avrà il ruolo di Larina
I cantanti saranno accompagnanti da musicisti rinomati, fra cui spiccano
Alexander Zyumbrovskiy, violoncello
Sofia Villanueva, violino
Durante la serata si potrà ammirare anche una coppia di danzatori, Carol Alberio e Luigi Ferrari.
I biglietti sono già disponibili sulla piattaforma eventbrite:
https://www.eventbrite.it/o/associazione-stravinsky-russkie-motivi-17277353771
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