Dopo i controlli in Centrale, gli spacciatori si trasferiscono in via Benedetto Marcello.

Milano

Un minimo di furbizia, una capacità di cogliere al volo altre opportunità, l’irrisione per la volontà delle forze dell’ordine e voilà, dopo l’ennesima retata in Centrale, i pusher sono pronti a smerciare la loro merce in via Benedetto Marcello. Anche dopo gli ultimi controlli in piazza Duca D’Aosta, la manovra dello spostamento è immediata. Sembra debellata quella insana compravendita illegale e la stessa atmosfera è costante il giorno successivo alla retata che è “ormai una sorta di rito, per gli agenti agli ordini del primo dirigente Salvatore De Bartolomeis, che si ripete tre volte a settimana con cadenza fissa. E che ha portato a 130 arresti nella sola piazza Duca d’Aosta da gennaio a oggi (375 le persone denunciate a piede libero, 1.200 quelle sottoposte ad accertamenti, e quasi 2 mila quelle identificate). A rafforzare la sorveglianza come elemento in più, voluto personalmente dal questore Sergio Bracco, c’è anche la presenza fissa di una volante, applicata esclusivamente alla zona nel turno notturno 19-7, col supporto di altre due pattuglie mobili. La cura sembra funzionare. Le borseggiatrici che seguono platealmente le loro vittime sul piazzale, così come lo spaccio gestito dalle bande di africani (Gambia e Nigeria) sembrano scene già datate. Non è, tuttavia, un fenomeno debellato. Sotto la stazione si vendono ancora hashish e marijuana, ma si tratta di casi più isolati: nel tardo pomeriggio di ieri è stato arrestato un senegalese proprio per spaccio, mentre i gruppi numerosi si sono spostati poco distante, in via Benedetto Marcello” (Corriere) Ed è la irridente presa in giro dei nomadi, che allontanati da un luogo, ritornano, incuranti dei diritti e delle regole. Un comportamento offensivo e di chiusura totale anche ad un inizio di dialogo. E ancora ci si si chiede dove molti immigrati clandestini trovano lavoro a Milano?

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