Dopo sette giorni di pioggia e prima di altri sette di maltempo, si apre uno squarcio di sole. Sembra che persino il Cielo cospiri per sostenere le rivendicazioni di militanti e cittadini, stufi di un governo che intende convertirli a colpi di tasse. L’ambiente è importante? Tassiamo la plastica? La coca cola fa male (no, ma fingiamo sia sempre e comunque così)? Tassiamo le bibite zuccherate.
Si tassa come principio. Si tassa come modus vivendi. L’unica soluzione, a questo punto, è chiedere di mettere un tetto alle tasse in costituzione. Ed i cittadini hanno reagito bene, quando Sabato in tutti i 9 Municipi per l’intera giornata si sono raccolte le firme per ottenere precisamente questo. Dichiara la coordinatrice di Milano del Giovanile, Deborah Latorre:
“Oggi come Forza Italia Giovani Milano, siamo scesi nuovamente nelle strade per dire no al governo delle tasse.
In questo nuovo notax day abbiamo raccolto le firme di oltre duemila cittadini per mettere un tetto alle imposte in costituzione. Lo abbiamo fatto in ogni municipio insieme ai consiglieri municipali e Comunali.
La nostra battaglia non finisce qua: continuerà anche nei fine settimana futuri.
Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa, in particolare alla Commissaria Cittadina, Onorevole Cristina Rossello ed al Capogruppo in Consiglio Comunale Fabrizio De Pasquale.”
Le fa eco Andrea Muzzolon, suo vice:
“Questo governo, coerentemente con gli altri governi di sinistra della storia, è pronto a sommergerci di tasse. Oggi a Milano tanti ragazzi si sono mobilitati per mandare un segnale forte ai cittadini: noi ci siamo e combatteremo per mandare a casa Conte e compagni!”
Chiude Luca Palmegiani, militante:
“Sono convinto che l’intento dell’evento sia pienamente riuscito, è un tema che tocca tutti quanti e infatti la partecipazione non è avvenuta solo dalla nostra area politica. Noi giovani siamo scesi in campo uniti per rimarcare ancora di più la portata della mobilitazione e per far capire tutti insieme che Forza Italia, c’è.”
Cala il sipario, ma anche oggi ci saranno banchetti. La Rivoluzione Liberale, iniziata nel 1994 e mai interrotta nel cuore di crede in uno stato minimo al servizio dei cittadini, continuerà finché questo Governo delle imposte, della burocrazia e dell’odio per l’impresa non sarà andato a casa. Ieri e oggi duemila cittadini hanno ribadito una grande verità: uno Stato che voglia fare la lotta all’evasione, prima di tutto, deve assicurarsi di non essere ladro. Senza odio, senza rancore ma senza alcuna intenzione di farsi umiliare: lo stato madre finisce, inevitabilmente, per diventare uno stato mostruoso.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,