“Io credo che il Mose debba partire subito, lo Stato non può perdere tempo e aspettare un altro anno perché l’acqua alta ritorni”. Così all’Adnkronos Vittorio Sgarbi commenta la notizia dell’acqua alta a Venezia. “Occorre riuscire a chiudere rapidamente questo progetto e farlo partire – continua Sgarbi – è inutile fare altre considerazioni su interventi speciali, questo è stato costoso e speciale, ora bisogna che parta. Non si può continuare a traccheggiare sui tempi, sulla corruzione che ha ritardato, sul fatto che pare che manchino 5 milioni, una cifra minima per chiudere una cosa che è costata 20 miliardi“.
Riguardo all’acqua che ha invaso la Basilica di San Marco, Vittorio Sgarbi afferma: “Non conosco l’entità dei danni, ma presumo che sia quella stabilmente legata all’acqua alta, per cui è una questione di edifici, non credo che abbia toccato dipinti o oggetti che sono ovunque esposti in condizioni non raggiungibili dall’acqua”.
Alla Basilica di San Marco “esiste un logoramento organico dei materiali che si sfarinano, quindi il rischio è molto alto e molto grave riguardo alle strutture architettoniche. San Marco, dopo secoli, oggi è allo sfinimento”.
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