Le avventure di: ErMi… il consigliere polito: “Una notizia strabiliante”.

Scienza e Salute

Forse non tutti sanno che, in seguito ad un incidente, da anni sono cieco da un occhio, esattamente dall’occhio sinistro. Oggi… partiamo da qui.
A quanti di voi è capitato di fratturarsi un braccio o una gamba? Penso a molti. Che disagio in quei giorni, ma poi via il gesso e… tutto torna come prima.
La situazione cambia per chi subisce una lesione permanente ed è in quella dimensione che, so essere difficile, vorrei che voi vi calaste, una dimensione che, come anticipato, conosco benissimo.
Infatti, quando lessi la notizia di cui vi parlo oggi, ho provato ad immaginare sia la gioia di chi si è offerto volontario per sviluppare il prototipo in Vignetta e sia quanta speranza possa riempire il cuore di chi giace immobilizzato da anni in un letto.
Per farla breve: a Grenoble, in Francia, un giovane tetraplegico, dopo quattro anni d’immobilità in un letto… è tornato a camminare!
Un miracolo, reso possibile da un esoscheletro, udite, udite: comandato dal pensiero. NO cari… non è una bufala, è tutto vero!
Circa due anni fa, il ragazzo si è sottoposto ad una delicata operazione chirurgica, al fine di farsi impiantare nel cranio, precisamente in prossimità della regione cerebrale, quella che governa i movimenti corporei, due sensori senza fili, ognuno dotato di 64 elettrodi.
I sensori, registrando gli impulsi elettrici del cervello, sono in grado di trasmetterli all’esoscheletro, che li trasforma in movimenti.
Sicuramente più facile a dirsi che a farsi, infatti Thibault (questo è il nome del ragazzo che si è sottoposto all’esperimento) ha dovuto esercitarsi moltissimo dopo l’operazione chirurgica, al fine di imparare la trasmissione degli ordini all’esoscheletro mediante il pensiero. Per le esercitazioni ha usato un avatar virtuale, in sostanza, un simulatore che trasformava i pensieri di Thibault, in movimenti dell’avatar.
Ma voi riuscite solo ad immaginare la magnificenza di un progetto simile?
Thibault, è il primo uomo al mondo, che seppur totalmente paralizzato, è riuscito a fare non uno… ma ben 480 passi, ben 145 Mt, indossando un esoscheletro comandato con il pensiero, ma non è tutto… è riuscito a toccare degli oggetti e a prendere in mano un bicchiere
Il sistema funziona! Adesso va sviluppato e migliorato, perché i pazienti possano trarne un reale beneficio nella vita di tutti i giorni.
Il primo grande ostacolo da superare è l’equilibrio dell’esoscheletro che, infatti, per ora ha bisogno di essere sostenuto.
Il mondo, cinquant’anni fa, si è fermato ammirante per il tempo di un solo passo, il passo di Neil Armstrong sulla Luna, ora… il mondo, anziché fermarsi ammirante, dovrebbe mettersi in moto, si… dovremmo tutti muoverci per sostenere la ricerca scientifica.
Non esiste solo questo tipo di esoscheletro, in commercio ce ne sono altri, meno complessi e destinati a chi ha perso il “solo” uso delle gambe.
Dopo una visita medica specialistica, è possibile comprare o affittare questo secondo tipo di esoscheletro. I costi si aggirano intorno ai €1.500 al mese per l’affitto; mentre per l’acquisto ci vogliono da € 70.000 a € 150.000, dipende, come in tutte le cose, dal modello e dalle prestazioni.
Ora… l’autorevole SIPRI di Stoccolma, l’Istituto Internazionale sulla Pace, ha stimato che nel 2017, in armamenti, al mondo si è speso la folle cifra di € 1.739.000.000.000. Nel 2018, la cifra è lievitata di un buon 2,6%.
Quali prospettive, diverse e migliori, per certi versi inimmaginabili, potremmo riservare all’umanità, se solo il 10% di quella cifra fosse dirottata alla ricerca scientifica? So che sono proponimenti da reginetta di bellezza, ma facendo i conti quotidianamente con una menomazione permanente, anche se è davvero un nulla rispetto ad una tetraplegia, non posso non sognare.

Disegni di Giorgio Romanelli.
Testi e contesti di Erminio Galluzzi.

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