Riforme UE:Brunetta, “Su fondo salva-stati e Unione Bancaria un decalogo semiserio: e se la smettessimo di farci del male?

Attualità
“Per stemperare la tensione altissima che si è venuta a creare attorno alla questione delle riforme europee (Mes e Unione bancaria), dare al ministro dell’economia Roberto Gualtieri e al presidente del consiglio Giuseppe Conte utili strumenti in vista della negoziazione dei trattati, nonché fornire ai parlamentari consigli opportuni in vista della delicata discussione parlamentare, abbiamo ideato un decalogo semiserio di regole da seguire, partendo dal punto di vista dei mercati finanziari e dalle loro possibile reazioni:
1. Mantenere sempre la calma, ai mercati non piace il nervosismo
2. Parlarne il meno possibile sulla stampa e sui social network, discutendone solo in Parlamento. I mercati finanziari stavano snobbando la questione, perché provocarli?
3. Mantenere sempre un low-profile. Ai mercati non piace chi alza troppo la voce
4. I mercati non correranno a vendere titoli di stato italiani a dicembre, anche dopo la firma del trattato, perché il programma di acquisto di titoli di stato della Bce (Quantitative Easing) è in azione e la prima regola di un buon trader è “mai sfidare la banca centrale”. Il motivo è semplice: Perderebbero solo soldi
5. Esiste un vecchio adagio del trading che consiglia di “acquistare la notizia, vendere il fatto” (buy the rumours, sell the facts). I trader scontano i fatti, acquistando in anticipo. Quindi, se nel caso della riforma Mes non ci sono stati movimenti di mercato, vuol dire semplicemente che i trader hanno reputato la vicenda una non notizia. Perché, allora, doverla creare per forza?
6. I trader venderanno Btp quando la Bce dichiarerà di voler cessare il Quantitative Easing. A quel punto metteranno tutto nel conto. Occorre non farsi trovare impreparati.
7. Ricordare sempre che la ristrutturazione del debito avviene quando il debito è insostenibile. Piuttosto che criticare le regole, perché non risolvere il problema alla radice, ovvero ridurre il debito?
8. Per i trader, chi dice no al Mes dice no all’euro. Domanda retorica: cosa ci si può aspettare che facciano in questo caso?
9. Giusto o sbagliato che sia, i mercati sono europeisti. Non vedono di buon occhio i paesi che tentano di creare conflitti in Europa, punendoli con la vendita dei loro titoli di stato.
10. Ai trader piace la coesione nazionale, la responsabilità e la razionalità delle scelte. Inutile aspettarsi clemenza da loro, se maggioranza e opposizione sono afflitti da continui mal di pancia e continuano a litigare su tutto”.Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

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